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Febbre e gonfiori alle mani, cuoco 42enne muore dopo le dimissioni dal pronto soccorso a Grosseto

Pubblicato: 25/03/2024 16:51

Una morte su cui la magistratura ha deciso di investigare e fare luce. Gil Catayong aveva 42 anni. Era originario delle Filippine e viveva da dieci anni in Italia. Abitava a Grosseto assieme alla compagna e al figlio 19enne. Lo scorso 14 marzo è morto stroncato da un malessere imprecisato. Due giorni prima era andato una prima volta al Pronto soccorso dell’ospedale Misericordia di Grosseto, ma era stato dimesso, perché, come afferma, l’Asl, “stava bene”.
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La Procura di Grosseto ha aperto un procedimento penale, al momento contro ignoti, e disposto l’autopsia (gli esiti non prima di un mese) per capire se si è trattata di una semplice fatalità o se ci sono responsabilità da parte di qualcuno.
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Un improvviso gonfiore alle mani

Stando a quanto ricostruito, Gil aveva iniziato a lamentare una febbre che non andava via già dall’inizio del mese di marzo. Aveva svolto le analisi del sangue, consigliate dal medico di famiglia, ma i valori erano risultati tutti più o meno nella norma. Dopo qualche giorno la nuova complicazione: un improvviso gonfiore alle mani tanto da rendergli difficile anche alzare il gomito.

Di qui la scelta di andare il 12 marzo al pronto soccorso dell’ospedale Misericordia. Ma era stato dimesso senza che venisse riscontrato niente di anomalo. La situazione però si aggrava nel giro di due giorni, con Gil che non riesce quasi neanche più a muoversi. La chiamata dell’ambulanza si rivelerà inutile: il 42enne morirà durante il trasporto in ospedale.
Il funerale è stato celebrato lunedì 25 marzo nella chiesa del cimitero di Sterpeto a Grosseto. Il corpo sarà cremato e le ceneri saranno portate nel suo Paese d’origine, nelle Filippine, dove vive ancora parte della sua famiglia.

Il racconto della famiglia

Le sue condizioni a casa sono via via peggiorate, e non solo le mani erano sempre più gonfie: non riusciva neanche più a scendere dal letto – hanno raccontato dallo studio legale che adesso assiste la famiglia – e neppure ad aprire la bocca, tanto che i suoi familiari gli davano da bere con una siringa“.

La risposta dell’Asl Asl Toscana sud ovest

“Il caso è stato segnalato da noi”, hanno fatto sapere dall’Asl Toscana Sud Ovest. “Il paziente è arrivato al pronto soccorso qualche giorno prima del decesso per patologia di lieve entità, era stato dimesso a fronte di un quadro di salute buono che lo consentiva – ha detto Mauro Breggia, direttore del dipartimento emergenza-urgenza dell’ospedale – A seguito del doloroso successivo evento, al fine di fare chiarezza sulle cause, la direzione deu ha richiesto il riscontro diagnostico e ha segnalato come da prassi, il caso all’Autorità giudiziaria. L’Azienda, profondamente dispiaciuta per l’accaduto, si unisce al dolore dei familiari”.
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Ultimo Aggiornamento: 25/03/2024 17:22