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Aviaria, allarme a New York: “Non toccate gli uccelli in città”

Pubblicato: 12/04/2024 10:06
aviaria new york

A New York, un recente studio sui volatili che frequentano la metropoli ha rivelato che almeno una decina di questi erano portatori del virus H5N1, scatenando un immediato allarme per la salute pubblica. Le autorità locali hanno diffuso raccomandazioni urgenti alla popolazione: è vietato toccare gli uccelli incontrati in città, specialmente se appaiono malati, e si sconsiglia vivamente di rimuovere le carcasse o avvicinarsi ai loro escrementi.

La presenza del virus H5N1, tipicamente associato agli uccelli migratori, è motivo di preoccupazione data la sua capacità di trasmettersi ad una vasta gamma di animali, inclusi pollame e bovini. Nonostante non vi sia motivo di panico immediato, la scoperta di tali ceppi in una grande città come New York – nota per la sua densità di fauna selvatica urbana come topi e scarafaggi – è preoccupante.

Coinvolti anche visoni e volpi

La città, ricca di spazi verdi e specchi d’acqua, favorisce il passaggio e la permanenza di numerose specie di uccelli migratori e locali, creando un’interazione continua tra animali selvatici e umani. Secondo Florian Krammer, medico della Icahn School of Medicine presso il Mount Sinai Hospital e responsabile dello studio, è cruciale essere consapevoli della situazione senza cedere al panico. Il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie Infettive ha, inoltre, sollecitato gli operatori sanitari locali a monitorare attentamente i segni di infezione da influenza aviaria.

Il virus H5N1 non solo sta affliggendo gli uccelli, ma ha anche iniziato a diffondersi tra altre specie. Seema Lakdawala, virologo della Emory University, ha evidenziato come l’epidemia stia colpendo visoni e volpi e sia responsabile della morte di numerosi mammiferi marini. In città sono state riscontrate tracce del virus in diverse specie tra cui oche canadesi, un falco dalla coda rossa e persino un gallo a Manhattan, con la potenziale per un’espansione molto più ampia dell’infezione.

Questo sviluppo rappresenta un serio campanello d’allarme per la salute pubblica e la sicurezza urbana, richiamando l’attenzione sulla necessità di monitorare costantemente la situazione e di implementare misure preventive per proteggere sia gli animali che la popolazione umana.