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Segnala le auto in divieto e guadagna soldi! L’incredibile iniziativa che trasforma i cittadini in poliziotti

Pubblicato: 15/04/2024 19:00

Non vogliamo aprire una polemica prima ancora di descrivere i fatti, ma sarebbe corretto parlare di senso civico se questo fosse gratuito, ma se è “a pagamento” sembra quasi un invito alla delazione. Ci torneremo, ma non possiamo negare che il deterrente ai parcheggi selvaggi è a suo modo innovativo: “Scout Park ti trasforma in un parcheggiatore”, è scritto sulla scheda tecnica di questa applicazione pensata per gli smartphone. Trasformando l’utente “in un parcheggiatore”, o forse sarebbe meglio dire un vigile, chiunque potrà monetizzare la propria frustrazione nel vedere un parcheggio eseguito male, scorrettamente o in una zona pericolosa o, magari, interdetta allo stazionamento. (Continua a leggere dopo la foto)

Cos’è “Scout Park”

Infatti, per ogni segnalazione, riceverà 50 corone svedesi, all’incirca 4 euro e 30 centesimi. L’idea viene precisamente dalla Svezia e nelle intenzioni di Erik Englund, amministratore delegato di Scout Park, l’applicazione presto potrebbe essere utilizzata ovunque. Occorre disporre di uno smartphone, non avere meno di 16 anni e avere cittadinanza (per ora) svedese. Non sappiamo se un simile strumento prenderà mai piede in Italia e se qualche amministrazione comunale intenderà promuoverlo, di certo gli aspiranti giustizieri non mancano. Andiamo avanti nella nostra analisi. Una volta scaricata, l’applicazione istruisce l’utente sulle regole in vigore in zone specifiche della città, rilevabili cliccando sulla mappa integrata. Una volta selezionata l’area d’interesse e lette le regole stradali valide per la zona specifica, l’utente potrà scattare una foto dell’auto da segnalare – riportando anche la targa – da caricare sull’app. Ovviamente Sarà necessario, poi, aggiungere la presunta violazione compresa, come leggiamo sul Corriere della sera nella sezione Motori, tra “Parcheggio non permesso”, “Nessun permesso”, “Mancanza di disco orario”. (Continua a leggere dopo la foto)

La proteste

Il fine giustifica i mezzi, dunque? Se il controllo si sposta dalle mani delle autorità a quelle dei cittadini incentivati economicamente, si apre una discussione molto più ampia sui confini tra servizio pubblico e sorveglianza privatizzata. Al punto che non sono mancate, come in fondo era facilmente prevedibile e non senza ragioni, le voci assai critiche nella stessa Svezia: “Un invito alla delazione”, viene lamentato da più parti.

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Ultimo Aggiornamento: 15/04/2024 19:01