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Un appartamento su due è vuoto. Ecco cosa sta succedendo nelle città italiane

Pubblicato: 22/04/2024 08:13
affitti brevi

Quella degli affitti brevi sembra l’ennesima bolla. Se da una parte è innegabile il clamoroso aumento di alloggi messi a reddito dai privati con le locazioni di breve periodo, è altrettanto vero che, se analizziamo i numeri elaborati dal Centro Studi Rescasa-Confcommercio, si scopre anche un’altra realtà. I numeri, dicevamo, li ha raccolti Massimiliano Jattoni Dall’Asén sul Corriere, e parlano di una Milano, ad esempio, in cui su quasi 20.000 appartamenti presenti sulle principali piattaforme online, negli ultimi 12 mesi, soltanto meno della metà ha avuto tassi di occupazione significativi, “mentre gli altri sono stati utilizzati solo marginalmente o sono rimasti in gran parte vuoti. Tali percentuali sono simili a quelle di Napoli, Roma, Firenze e delle principali località italiane”. Per quanto riguarda Roma, il numero di notti per affitti brevi è passata da 8,574 del 2022 a 11,768 milioni nel 2023, ma ora sembrano occupati, in media, uno su due. Cosa c’è dietro questa tendenza? (Continua a leggere dopo la foto)
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Prova a spiegarlo, sempre al Corriere, Francesco Zorgno, presidente di CleanBnB Spa, società quotata in Borsa a Milano sul segmento Egm, il più grande gestore italiano di immobili in affitto breve con oltre 2.600 unità gestite su più di 80 località in tutta Italia. “Secondo i dati in nostro possesso – dice – e la nostra esperienza nel settore degli affitti brevi, possiamo dire che solo gli immobili gestiti professionalmente possono avere tassi di occupazione significativi. Da un lato, per una pura questione di mercato (oggi gli ospiti non accettano soluzioni al di sotto di determinati standard, non vogliono correre rischi); dall’altro, per l’incapacità degli host non professionali di tenere aperto per lunghi periodi o di essere efficienti con tariffe dinamiche”. Nel mondo degli affitti brevi c’è dunque una forte segmentazione, dove a vincere sono solo coloro che operano “con elevati standard e pieno rispetto delle regole”. (Continua a leggere dopo la foto)

Quali sono, dunque, i fattori ritenuti determinanti nella scelta di un appartamento? Secondo Francesco Zorgno, “oggi l’approccio last minute è una tendenza in ascesa, con clienti pronti a prenotare all’ultimo momento per approfittare di tariffe più vantaggiose, e finestre di prenotazione sempre più ampie. In questo contesto, diventa cruciale per i gestori implementare una politica di prezzi dinamica, supportata anche da software professionali per adattare le tariffe in tempo reale in base alla domanda”. Ma c’è anche un altro parametro ormai fondamentale per la scelta di un alloggio: la flessibilità di rimborso. “I viaggiatori scelgono un alloggio se hanno la sicurezza di poter disdire anche all’ultimo momento senza il pagamento di penali”. Conclude attoni Dall’Asén: “Insomma, il mercato degli affitti brevi è cresciuto, è diventato ‘grande’ e sta facendo da solo una importante selezione naturale”.

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