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Meloni sarà capolista alle Europee: “Contro la cancel culture”

Pubblicato: 28/04/2024 14:41

Giorgia Meloni ha annunciato la sua candidatura come capolista per Fratelli d’Italia in tutte le circoscrizioni alle prossime Elezioni Europee. L’annuncio è stato dato durante l’evento del suo partito a Pescara, marcando un momento significativo sia sul piano comunicativo che politico. Nonostante la candidatura, Meloni ha confermato che continuerà a guidare il governo italiano da Palazzo Chigi, non assumendo un ruolo attivo nel Parlamento Europeo.

La decisione di Meloni di candidarsi nasce da un calcolo politico basato su sondaggi che suggeriscono un aumento di consenso per Fratelli d’Italia grazie alla sua presenza in lista. Questo movimento politico coincide anche con il suo ruolo di leader di ECR (European Conservatives and Reformists), un gruppo che ambisce a diventare una forza sorprendente nel prossimo Parlamento Europeo.

Il partito di Meloni punta ad ottenere almeno il 30% dei voti e a rafforzare la propria influenza in Europa, seguendo i successi ottenuti nelle ultime elezioni politiche italiane. Durante il suo discorso, ha esortato l’importanza di un cambio di paradigma politico europeo, sottolineando come i voti a favore dei conservatori possano essere decisivi per la formazione della nuova maggioranza e spostare l’asse politico verso destra.

In termini di politica interna, Meloni ha difeso i risultati del suo governo, sottolineando stabilità economica, record in borsa e occupazione, e una riduzione della disoccupazione. Ha ribadito il suo impegno a proteggere gli interessi italiani a livello internazionale, promettendo di portare lo stesso spirito di rinnovamento e buongoverno anche a livello europeo.

“Chi come noi sogna di cambiare l’Europa però ha anche un altro dovere: risvegliare questo continente dormiente, ricordargli da dove proviene le nostre radici, le nostre tradizioni, la nostra identità per mostrare che siamo la culla della civiltà occidentale”. Dal palco, Giorgia Meloni contesta la cancel culture: “Non intendiamo piegarci ai deliri del politicamente corretto tanto di moda in alcuni salotti chic, non possiamo tollerare che piazze e monumenti siano presi d’assalto e che libri, film e canzoni siano messi all’indice nel nome di una cultura della cancellazione che volesse che facessimo abiura del nostro passato e di ciò che siamo. Non possiamo rimanere in silenzio davanti a chi nelle nostre scuole e università insegna l’odio per la nostra storia e civiltà. Non possiamo accettare lezioni da chi vuole l’Europa laica ma vuole la chiusura delle scuole per il ramadam mentre con la stessa coerenza chiedeva di togliere il crocifisso dalle aule.