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Gli italiani devono rifare l’esame della patente? Cosa dicono i numeri

Pubblicato: 30/04/2024 12:46

Un rimedio alla morsa del traffico automobilistico che assedia le città italiane? Sottoporre nuovamente all’esame di guida qualche milione di utenti della strada. Il risultato, dati alla mano, assesterebbe un taglio pesantissimo al numero delle patenti in circolazione. Al di là dell’iperbole ironica, non è un paradosso constatare che il 39,9% di chi ha sostenuto l’esame di teoria per la patente B nel corso del 2023 non ha superato il test al primo tentativo. Per non dire poi di cosa accadrebbe a quanti hanno la patente da 5 anni, se fossero chiamati a ripetere oggi i quiz.

Lo rileva il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che aggiunge un dato statistico significativo: il numero dei bocciati alla teoria per l’esame di guida è in crescita: era infatti al 29,8% nel 2020. Le maggiori difficoltà nel rispondere ai test sono state quelle rilevate su precedenze e incroci, con un italiano su due (il 52%) che non sa come uscirne. Più o meno stessa percentuale (il 49%) di bocciati sulle domande che hanno per oggetto le nuove rotatorie, le gallerie, i passaggi e livello, le fermate degli autobus e gli attraversamenti pedonali. Un altro errore che, sempre secondo i dati, porta a bocciare quasi 4 candidati su 10 è quello relativo su come utilizzare i parcheggi, sia in entrata che in uscita.

Ma non sono soltanto i dati forniti dal ministero dei Trasporti a far sorgere preoccupanti scenari sul fronte del rispetto del codice della strada, con tutto quello che questo comporta soprattutto per la sicurezza e per il rischio di incidenti. Una simulazione realizzata dal sito AutoScout24 con la Egaf edizioni, e che ha coinvolto le principali associazioni di autoscuole italiane, si è concentrata su cosa accadrebbe a chi ha conseguito la patente B da oltre 5 anni se fosse chiamato a ripetere l’esame di teoria. Ebbene, quasi un quarto degli italiani con patente, è stato il responso, non supererebbe di nuovo i test.

“Un dato che evidenzia l’importanza di effettuare aggiornamenti anche dopo aver conseguito la licenza di guida, viste le continue modifiche al codice della strada avvenute in questi anni. Ma non si tratta di una bocciatura completa, dato che il campione a livello nazionale ha risposto in media correttamente a 15 domande su 20”, ha rilevato Alberto Caprotti su Avvenire. In questa simulazione gli errori più comuni sono emersi riguardo ai quiz su spie sul cruscotto dell’auto e sulla segnaletica.

Per questa simulazione dell’esame di teoria sono stati coinvolti oltre 2.700 automobilisti della community di AutoScout24 che hanno ottenuto la patente B da oltre 5 anni. I quali hanno affrontato il test di 20 domande a quiz selezionate tra quelle validate dal ministero dei Trasporti per sostenere l’esame (il test ufficiale prevede 30 domande). Per superare la simulazione, gli utenti non potevano commettere più di 2 errori su 20 domande (10%), considerando lo stesso rapporto dell’esame ministeriale che prevede un massimo di 3 errori su 30 quesiti.

Difficile azzardare, su base territoriale, che l’equazione “più bocciati all’esame uguale peggiori guidatori in circolazione” sia sostenibile. Ma per quello che può valere, il Lazio con il 44% del campione guida la classifica dei “cattivi”, poi la Toscana (42,9%) e il Trentino Alto-Adige (42,8%). Mentre si passa dal 6,9% di “promossi” in Molise, al 28% in Emilia Romagna e al 31,7% nel Lazio.