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Spiagge, arriva l’alt del Consiglio di Stato: “Ecco su cosa ha mentito il governo Meloni”

Pubblicato: 30/04/2024 19:02

Secondo il governo Meloni, che aveva inviato a Bruxelles un dossier a riguardo, le spiagge in Italia sono tante e la “risorsa non è scarsa”. Un espediente che avrebbe dovuto convincere i commissari di Bruxelles a non aprire la procedura di infrazione contro lo Stato italiano che non mette a bando le concessioni delle spiagge italiane. Ma ora il Consiglio di Stato smentisce tale piano sostenendo che le spiagge libere sono poche e le concessioni rinnovate fino al 2024 sono illegittime.

I magistrati del Consiglio di Stato, nelle motivazioni, scrivono che il sostenere non vi sia scarsità di risorsa e che la concessione piccola non incide molto, è scorretto: “Si tratta di meri assunti, sforniti di prova, in quanto la risorsa è sicuramente scarsa, come questo Consiglio di Stato ha già chiarito nell’adunanza plenaria, e la presenza o l’assenza dell’interesse transfrontaliero non dipende certo dalla mera – peraltro solo affermata – limitata rilevanza della concessione economica”. Quindi, la legge del 2023 che proroga le concessioni balneari automaticamente fino al 31 dicembre 2024 “dovrebbe e deve essere essa stessa disapplicata”.

Questione che non va giù agli ambientalisti. “Cosa aspettano i funzionari degli enti locali a disapplicare le “illegittime proroghe” con l’emanazione dei conseguenti provvedimenti inibitori nei confronti degli ex concessionari? – dice Roberto Biagini, di Mare libero – E cosa aspettano le Procure della Repubblica ad aprire procedimenti penali nei confronti dei pubblici ufficiali inadempienti ai propri doveri d’ ufficio? La produzione giurisprudenziale italiana continua a sfornare sentenze in coerenza con gli orientamenti pro-concorrenziali della Corte di giustizia europea che da tempo hanno bocciato i vari governi italiani radicati su posizione di difesa dei monopoli e dei privilegi dei balneari”.

ll deputato di Alleanza verdi e sinistra, Angelo Bonelli, chiederà ai ministri competenti di riferire in aula: “La sentenza del Consiglio di Stato smentisce il lavoro di mappatura delle spiagge del governo Meloni che aveva allungato le spiagge italiane di 3 mila km portandole da 8.000 a 11.000, considerando pure aree commerciali e portuali, per non dire di scogliere vere e proprie e inaccessibili, solo per dimostrare che le spiagge italiane sono un bene disponibile. La sentenza – aggiunge Bonelli – stabilisce non solo che è illegittimo prorogare le concessioni demaniali marittime ma ribadisce che le spiagge sono una risorsa scarsa contrariamente a quanto definito dalla mappatura del governo. Il gioco truffaldino è stato svelato anche da un tribunale. Il governo in virtù di questa impostazione avrebbe voluto perfino mandare in gara le ultime spiagge libere privatizzandole e cementificandole”.
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