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Corso il primo Gran Premio per le Auto a guida autonoma senza pilota! Ma le AI ne combinano di tutti i colori. E per completare 8 giri… (VIDEO)

Pubblicato: 01/05/2024 12:09

C’era molta attesa per il primo “Gran Premio” delle vetture a guida autonoma senza pilota, che si è svolto ad Abu Dhabi lo scorso 29 aprile. Organizzata alla A2LR sul circuito di Yas Marina, non si trattava di una corsa di Formula Uno ma sicuramente di una prova importante per le intelligenze artificiali. Che erano chiamate a correre e ad affrontarsi su un vero circuito, alla guida di automobili in grado di raggiungere i 300 chilometri all’ora. Alla gara hanno partecipato otto team provenienti da diverse parti del mondo. Per la cronaca, a vincere è stata l’auto del Technical University di Monaco di Baviera. Ma durante l’evento, molto atteso, si sono verificati episodi sconcertanti e involontariamente comici. (continua dopo il video)

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Innanzitutto, partiamo da un dato. Per completare gli 8 giri di questo Gran Premio, le auto a guida autonoma hanno impiegato circa un’ora. Un pilota di Formula Uno ci avrebbe messo poco più di 11 minuti. Ma che le cose non funzionassero come sperato si è capito sin dalle prove e dal giro di qualificazione. Le auto hanno incontrato grosse difficoltà nel completare un giro cronometrato, e c’è stato anche un tamponamento fra due monoposto per la frenata ritardata di quella che seguiva all’uscita di una curva. Ma durante la gara si è visto di peggio, con episodi sconcertanti. La macchina italiana del Team Polimotive di Milano, che era in testa, è andata in testacoda e si è fermata in mezzo alla pista. La vettura tedesca che seguiva è riuscita a superarla in sicurezza, ma quando i giudici hanno esposto la bandiera gialla le intelligenze artificiali che si trovavano in terza e quarta posizione hanno preso il segnale troppo alla lettera e si sono praticamente fermate in mezzo alla pista. (continua dopo la foto)

Dopo la ripresa della gara, una delle vetture si è fermata nel bel mezzo di una curva senza una ragione. Ma nel corso dell’evento si sono verificati altri eventi piuttosto comici. Auto che sbandavano improvvisamente o che andavano in testacoda. O addirittura che si lanciavano contro le barriere senza apparente motivo. Un “pilota virtuale”, nel mezzo delle prove, ha inopinatamente deciso di “essere stanco” e di uscire dal circuito per andare a parcheggiarsi in una delle vie di fuga della pista. Insomma, i Verstappen, gli Hamilton e i Leclerc per ora possono stare tranquilli. Ci vorrà ancora tempo e parecchi progressi perché le intelligenze artificiali possano metterli in difficoltà. Vedremo se le prossime tappe di questa specie di campionato di Formula Uno per AI registreranno miglioramenti. Per ora, i piloti virtuali hanno “toppato” alla grande.