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“Non chiamate questo numero.” La truffa che ti prosciuga il conto, ecco da dove arrivano le comunicazioni

Pubblicato: 01/05/2024 17:16

Raggiri, truffe varie, soprattutto online o telefonicamente altresì appellate “cyber-truffe”: sono tante le minacce e i trucchi più ingegnosi dei quali, purtroppo, ci capita di scrivere con una allarmante periodicità. Parliamo oggi, dunque, dell’ultimo allarme, già segnalato da più parti d’Italia. Questa volta è coinvolto il nome di una banca. Come riconoscere la falsa comunicazione e come difendersi dai truffatori? Anzitutto, precisiamo che la truffa consiste nel fingersi un istituto bancario realmente esistente, così da ottenere l’attenzione (e la fiducia) del malcapitato preso di mira, e convincerlo a effettuare operazioni bancarie particolarmente rischiose, potenzialmente sino a prosciugare il conto bancario. Pressoché la totalità dei soggetti raggirati ha denunciato il medesimo modus operandi: si sul proprio telefono cellulare un messaggio – apparentemente – proveniente dal proprio istituto bancario, dal tono allarmistico. (Continua a leggere dopo la foto)

Come funziona la cyber-truffa

Viene, infatti, comunicato che, per questioni di sicurezza, la carta di credito è stata bloccata. Quel che restituisce una certa attendibilità al tutto è il fatto che il messaggio è (sembra essere) quello dell’istituto bancario Nexi, un gruppo finanziario che fornisce servizi e infrastrutture per il pagamento digitale. Naturalmente, Nexi in realtà non c’entra nulla. Il numero è questo: +30 – 380 2581244. Dunque, prefisso greco e numero WindTre. Il messaggio recita: “Gentile Cliente, Nexi la informa che ha bloccato le sue carte per mancata Sicurezza PSD2, segua la procedura di SBLOCCO contattando il: 3497045219“. In realtà, basta consultare un qualsiasi motore di ricerca per verificare come tale numero sia stato segnalato, ripetutamente, come sorgente di truffe telefoniche. Una volta riconosciuta la comunicazione truffaldina dell’sms si può evitare di aprirla, evitare di cliccare su link e file all’interno o seguire le indicazioni descritte. Si tratta di un caso tipicamente ascrivibile al cosiddetto phishing, ovvero una truffa telematica mediante la quale i cyber-criminali ingannano la vittima, convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso. (Continua a leggere dopo la foto)

Cosa fare in caso si venisse contattati

Il consiglio, va da sé, non può che essere quello di non cliccare mai su link inviati in messaggi sospetti, anche perché nessuna banca, specie per comunicazioni di tale gravità, contatta il correntista attraverso un semplice Sms, come fa presente il Giornale. Altresì importantissimo è denunciare, immediatamente, tanto alle Forze dell’ordine quanto alla propria banca (quella vera) di aver ricevuto questa comunicazione truffaldina.

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Ultimo Aggiornamento: 01/05/2024 18:33