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Violentissime eruzioni di classe X sul Sole: blackout e possibili tempeste geomagnetiche sulla Terra

Pubblicato: 06/05/2024 16:00

Ieri, domenica 5 maggio, si sono verificate due violentissime eruzioni solari di classe X, la più potente in assoluto nella scala dei brillamenti. Nella giornata di ieri, una CME ha raggiunto la Terra, causando una tempesta geomagnetica di classe G1. Questo fenomeno ha prodotto aurore visibili nelle medie latitudini, come confermato da testimonianze dirette di osservatori in Repubblica Ceca, dove le luci nordiche sono state avvistate nonostante la presenza di nubi sottili. I dati del vento solare indicano che questa CME è arrivata in linea con le previsioni di NASA e NOAA intorno alle 20:00  ora locale.

L’attività della Regione 3663 continua ad essere una fonte significativa di eruzioni di classe X e M, che potrebbero aver inviato ulteriori nubi di plasma verso il nostro pianeta. Ogni eruzione ha causato blackout radio temporanei, influenzando le comunicazioni a onde corte utilizzate da radioamatori, aviatori e naviganti marittimi.

Di conseguenza, un blackout radio di categoria R3 ha colpito la Terra e la superficie esposta al Sole in questo preciso momento (7:24 ora francese). Con la possibilità di “un’estesa interruzione delle comunicazioni radio HF e una perdita di contatto radio per circa un’ora sul ‘lato soleggiato’” , vale a dire in un’area centrata attorno all’Asia, ma che colpisce anche l’Europa occidentale, inclusa l’Italia. Così come l’ aurora boreale a latitudini insolite.

Questi fenomeni sono intimamente connessi ad AR3663, il più attivo aggregato di macchie solari attualmente presente sul Sole. Dopo essere apparso alla fine di aprile ha sprigionato oltre una dozzina di brillamenti di classe M e tre di classe X. Le classi di brillamenti sono quattro (B, C, M ed X) e ciascuno di essi è suddiviso in 9 sottocategorie (da 1 a 9), ad eccezione della più potente che può abbondantemente sorpassare X 9.

Il 4 novembre 2003 i sensori rilevarono il più potente in assoluto, un X 45 che inizialmente si pensava fosse un più “debole” X 28. I due flare registrati il 5 maggio 2024 sono stati sensibilmente meno energetici, ovvero un X 1.3 (alle 08:01 ora italiana) e uno X 1.2 (alle 13:54), ciò nonostante gli effetti sulla Terra non sono mancati. Blackout radio a frequenze inferiori a 30 Mhz (onde corte) sono stati registrati da chi le utilizza per la comunicazione, come piloti, navigatori e radioamatori.


Spaceweather.com specifica che la macchia solare AR3663 è caratterizzata da un campo magnetico “beta-gamma-delta”, un tipo particolarmente instabile e predisposto allo sviluppo di brillamenti ed espulsioni di massa coronale. Non a caso si stima per oggi, lunedì maggio, una probabilità del 90 percento di nuove eruzioni solari di classe M e una del 50 percento di classe X.

Ma quali sono i rischi per questi fenomeni?

  • Interferenze nelle Comunicazioni Radio: La forte emissione di radiazioni ionizzanti durante un’esplosione solare di tale magnitudo può causare interruzioni nelle comunicazioni radio, soprattutto nelle bande a alta frequenza (HF) e a volte anche nelle frequenze più basse (VHF), particolarmente utilizzate per la navigazione aerea e marittima. Queste interruzioni sono previste principalmente nelle regioni di Europa orientale, Medio Oriente, Nord-Est Africa, Asia, Oceano Indiano e Pacifico Occidentale.
  • Rischi per i Satelliti: Gli aumenti del flusso di raggi X e particelle energetiche possono danneggiare i satelliti in orbita, influenzando sia la loro operatività sia la longevità. Ciò include il rischio di malfunzionamenti nei sistemi di navigazione e comunicazione satellitare, essenziali per molte delle nostre moderne convenienze quotidiane.
  • Aurore Aumentate: Le eiezioni di massa coronale (CME) associate ad eruzioni solari potenti possono interagire con il campo magnetico terrestre, potenzialmente intensificando le aurore (boreali e australi). Sebbene per questo evento specifico non sia stata confermata la presenza di CME, l’interazione di eventuali particelle con la magnetosfera terrestre potrebbe ancora portare a spettacolari display di aurora in latitudini più basse del normale.
  • Variazioni del Campo Magnetico Terrestre: Forti tempeste geomagnetiche possono causare variazioni temporanee nel campo magnetico della Terra, che a loro volta possono influire su reti di distribuzione elettrica e sistemi di pipeline, aumentando il rischio di sovratensioni e malfunzionamenti.
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