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Rissa a Di Martedì: “Attenzione a dirlo”, “Minaccia?”. Ospiti infuriati, ecco cosa è successo (VIDEO)

Pubblicato: 08/05/2024 17:01

Oramai i talk show dedicati alla politica non hanno ragione d’esistere se non si crea un parterre di invitati potenzialmente propensi allo scontro e alle reciproche punture di veleno. Se ci fate caso, gli agitatori di professione, da una parte e dall’altra, sono sempre gli stessi, forse premiati per l’ardore che mettono nei propri interventi e nelle polemiche che non mancano mai. Una campionessa del settore è il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Elisabetta Piccolotti, nota essenzialmente come moglie di Nicola Fratoianni, segretario dello stesso partito. Sovente il suo interlocutore è il giornalista Mauro Mazza, notoriamente orientato verso il centrodestra. Ebbene, Mazza e Piccolotti erano entrambi ospiti a Di Martedì, condotto su La7 da Giovanni Floris. L’argomento del contendere era lo sciopero della Rai, quello che si è risolto in un mezzo flop, con i principali telegiornali e rubriche di approfondimento che sono regolarmente andati in onda. Non ci pare sbagliasse, Mazza, nel definire fallimentare uno sciopero che non avesse raccolto la totalità delle adesioni, e quello della Rai non le ha raccolte. (Continua a leggere dopo il VIDEO)

Lo scontro in diretta

Ma Elisabetta Piccolotti non ci sta: “Uno sciopero a cui partecipa il 75% dei giornalisti è fallito, se non partecipa il 100% è fallito? Il 75% è la maggioranza dei lavoratori, ma veramente raccontate delle balle senza fine”. A sua volta, controbatte Mauro Mazza: “Attenzione, perché questo può significare che basta il 25% per andare in onda, non lo direi tanto spesso che il 75% era a casa, basta il 25 per fare i telegiornali”. Forse Piccolotti equivoca e parte alla carica: “Che sta facendo, minaccia il licenziamento dei giornalisti RAI? Non so se si rende conto di quello che sta dicendo”. Rimanendo nel tema dello sciopero Rai e, più in generale, molto più in generale, del presunto clima di censura e limitazioni alla libertà di stampa, s’è poi tornati sullo sfogo di Enrica Agostini, la giornalista di RaiNews24 che, durante una conferenza stampa organizzata dall’Associazione della Stampa Estera, ha denunciato un clima oppressivo e restrittivo all’interno dell’azienda, in cui ogni parola deve essere contrattata a sfavore della corretta informazione e della dignità giornalistica. (Continua a leggere dopo la foto)

Foto: Enrica Agostini

Lo sfogo di Enrica Agostini

Le sue parole, testuali: “Non abbiamo dato la notizia di Lollobrigida e il treno se non dopo ore, solo dopo che il Cdr ha fatto pressioni; stessa cosa per Giambruno e Gratteri. Mentre diamo notizie in cui si parla di Meloni come una grande statista. È un corpo a corpo quotidiano”. Qui Mazza ha davvero gioco facile nel replicare: “La collega Agostini lamenta di non poter fare più domande, confonde l’era Meloni con quella Draghi, dove si applaudiva il presidente del Consiglio e non si potevano più fare domande”.

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