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“Fascista di m***a”. Aggredita candidata della Lega, il racconto tra le lacrime: “Tre contro uno”

Pubblicato: 10/05/2024 12:16
Anna Maniscalchi

È una vicenda gravissima quella che ha visto protagonista, suo malgrado, Anna Maniscalchi, attivista per il benessere degli animali e candidata al consiglio comunale di Prato per la Lega. Quando racconta a Today quello che è successo non riesce a trattenere le lacrime: “Una vergogna assoluta. Un’aggressione tre contro uno, peraltro tre uomini contro una donna. Mi hanno urlato ‘fascista di merda’ e poi mi hanno buttata a terra”. Racconta Maniscalchi: “Mi trovavo in zona Galceti, erano circa le 11, e stavo facendo volantinaggio per la campagna elettorale. Mentre parlavo con un passante con un cane, ho notato tre persone di origine africana alle nostre spalle che ascoltavano la conversazione. Conversazione che, una volta terminata, è stata seguita dall’aggressione di questi soggetti, che mi stavano aspettando alla macchina nel parcheggio del parco di Galceti, vicino al torrente Bardena. Credo stessero pure spacciando”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Anna Maniscalchi non è riuscita a salire in macchina, perché i tre stranieri l’hanno letteralemente sbattuta a terra: “Nel frattempo mi hanno definita ‘una donna e fascista di merda’. Dopodiché sono andati via e mi hanno lasciata lì. Fortunatamente un signore mi ha aiutata, spiegandomi che in quella zona gira davvero della brutta gente, specie nelle ore serali. Le forze dell’ordine – continua la testimonianza della 58enne – sono state immediatamente avvertite e sono arrivate subito dopo sul posto”. La candidata della Lega si è successivamente recata al pronto soccorso: “Nella caduta mi sono procurata una brutta ferita nella zona dell’osso sacro. Dovrò stare per un po’ a riposo, ma fatico addirittura a mettermi seduta”. (Continua a leggere dopo la foto)

Ovviamente Anna Maniscalchi ha sporto denuncia alla Digos. “Sono stati momenti terribili e ho avuto davvero molta paura: poteva andare decisamente peggio. Lo ritengo un atto vigliacco e del tutto immotivato. Ma di certo non mollo e non sarà questo avvenimento a fermarmi”. Non si è fatto attendere il messaggio di solidarietà nei confronti di Maniscalchi da parte dell’europarlamentare Susanna Ceccardi. “E’ inconcepibile che nel 2024, in Italia, una candidata venga insultata e picchiata perché porta liberamente avanti le sue idee politiche”.

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