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Mamma e figlia morte nell’incendio appiccato dal fratello. I vicini: “Torce umane che scappavano”

Pubblicato: 14/06/2024 11:37
Ragusa incendia casa scappa

Scene di terrore nella notte tra mercoledì 12 e giovedì 13 giugno, quando un incendio devastante ha trasformato un’abitazione in un inferno di fiamme. La tragedia è avvenuta poco dopo le 2:30, quando un giovane di origine tunisina ha dato fuoco alla casa in cui viveva con il padre, la madre e le due sorelle. «Correvano nella piazza ed erano irriconoscibili, erano delle torce umane che urlavano e chiedevano aiuto». Le urla disumane hanno svegliato i vicini, che sono accorsi in strada per assistere impotenti a uno spettacolo agghiacciante. Il trentenne, con una torcia rudimentale in mano, inseguiva le sorelle cercando di colpirle ancora, come se volesse aggiungere altro fuoco a quelle fiamme che già le stavano divorando.
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I racconti shock dei vicini

Diversi vicini hanno cercato di intervenire. Una donna racconta: «Alcune persone sono scese in strada con le coperte per avvolgerle e spegnere le fiamme, una coperta poi è rimasta attaccata al corpo». Alcuni giovani tunisini, con grande coraggio, sono entrati in casa tra le fiamme per salvare la madre, ma la situazione era già disperata. Purtroppo, l’anziana signora e una delle due sorelle non ce l’hanno fatta, sono decedute nella giornata di giovedì 13 giugno a causa delle ustioni sul 90% del corpo. Il padre e l’altra sorella lottano ancora per la vita negli ospedali di Giovanni Paolo II a Ragusa e di Cannizzaro a Catania, in condizioni critiche.

La famiglia Zaouali era conosciuta e benvoluta nel quartiere. Sameh, la sorella maggiore, era una lavoratrice stimata in una grande azienda agricola locale. Le sue sorelle avevano ottimi risultati scolastici, una frequentava l’università e l’altra si preparava alla maturità. Ma l’equilibrio familiare era spesso turbato dai problemi del fratello, che aveva avuto anni difficili, culminati in episodi di violenza domestica.

Il tunisino è stato arrestato

Dopo la tragedia, il trentenne è fuggito, ma è stato rapidamente rintracciato grazie alle immagini delle telecamere e alle testimonianze dei vicini. Arrestato e interrogato a lungo, l’uomo ha ora davanti a sé accuse gravissime: omicidio volontario premeditato aggravato dalla crudeltà e dal vincolo familiare, oltre al tentato omicidio

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Ultimo Aggiornamento: 14/06/2024 12:02