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Mamma e figlia travolte dal treno, il marito rompe il silenzio

Pubblicato: 16/06/2024 12:30
Mamma e figlia travolte dal treno, il marito rompe il silenzio

Mamma e figlia, sono state travolte e uccise da un treno a Montesilvano, in provincia di Pescara. Il fatto è accaduto intorno alle 18.30 di giovedì 13 giugno nella stazione della città abruzzese. Secondo le prime testimonianze, la donna e la bambina sono state viste mentre si avvicinavano ai binari mano nella mano.
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Tutto è successo nel giro di pochi attimi e non si esclude la possibilità di un gesto volontario. A rompere il silenzio ci pensa il marito. La madre (di nazionalità cubana) e la figlia (nata a Pescara) di 40 e 9 anni residenti a Montesilvano, sono state investite e uccise da un treno Frecciarossa diretto a Milano, partito dalla vicina Pescara alle 17:53. Sarebbero state viste arrivare poco prima sulla banchina, al binario 2 della stazione, mano nella mano, camminando tranquille.
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Si sarebbero sedute su una panchina. Poi resta da chiarire quanto avvenuto in seguito. Il treno che stava transitando a forte velocità le ha travolte: sotto shock alcuni testimoni e il macchinista del convoglio investitore, che nulla ha potuto fare per evitare l’impatto. Una tragedia che ha sconvolto tutta la comunità locale e il marito della donna. 

Le parole del marito

Il marito D.C. e padre delle vittime è in stato di shock per quanto successo e intervistato da Il Messaggero spiega che la donna con cui era sposato da circa 15 anni, soffriva di depressione. “Soffriva di depressione ed era seguita da una psicologa – ha detto -. Però non voleva seguire determinate cure e terapie per paura che le togliessero la nostra figlia. Negli ultimi tempi, non riusciva a risollevarsi dal malessere, si sentiva minacciata sempre più dalle persone con cui condivideva giochi sul web e sui social. Si rifugiava in queste cose, fumando tantissimo, e per questo l’ho esortata ad andare in ospedale, dove sembrava finalmente convinta di sottoporsi alle terapie che al pronto soccorso le hanno consigliato con un certificato“.

Continuando nella sua disanima delle ultime ore che ha trascorso con loro, l’uomo ha specificato le difficoltà nel controllare la moglie quando lui era fuori casa per lavoro. Dopo la visita in ospedale, il giorno della tragedia, l’uomo l’avrebbe affidata ad una sua amica. Ha appreso che moglie e figlia sarebbero andate, per volontà della piccola, in un fast-food vicino alla stazione di Montesilvano.

L’epilogo dei momenti successivi, drammaticamente noti, racconta di una destinazione diversa. Ora le due salme, restituite alla famiglia, saranno trasportate per una celebrazione laica prevista per mercoledì prossimo, a Marina di Città Sant’Angelo nella casa funeraria Il Giardino della Luce, delle onoranze funebri Di Giorgio di Montesilvano. Ieri la bambina avrebbe anche dovuto essere battezzata e diventare cattolica e avrebbe poi fatto anche la prima comunione, come chiesto al parroco, don Valentino Iezzi.

Nel racconto dell’uomo, 58enne di Montesilvano, titolare di una piccola impresa che conduce da oltre trent’anni, l’incredulità di quanto accaduto e l’angoscia al pensiero di non aver fatto abbastanza per aver evitato il tragico epilogo consumato nella stazione di Montesilvano. Nella giornata di venerdì, il sindaco Ottavio De Martinis, ha proclamato lutto cittadino.

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Ultimo Aggiornamento: 17/06/2024 09:31