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Alieni, arriva lo studio di Harvard che vuole dimostrarne l’esistenza: “Vivono già tra noi”

Pubblicato: 16/06/2024 10:41
Alieni, arriva lo studio di Harvard che vuole dimostrarne l’esistenza: “Vivono già tra noi”

Lo studio di Harvard che ipotizza la presenza di alieni tra noi è principalmente un esercizio speculativo. Non si tratta di un’affermazione definitiva, ma di un’analisi che riflette le idee degli autori. Questo viene chiarito sin dalle prime righe della ricerca, pubblicata sulla rivista Philosophy e Cosmology: “Questo articolo è una riflessione speculativa che riflette gli interessi e le idee degli autori e non è associato al Programma Human Flourishing di Harvard. Vorremmo anche sottolineare che riteniamo che questa ipotesi sia con ogni probabilità falsa, ma crediamo comunque che meriti un’indagine scientifica“.
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Nonostante questa premessa, che evidenzia la natura ipotetica dello studio, il tema ha stimolato le fantasie più fervide fuori dal contesto accademico. Ciò che era inizialmente una riflessione speculativa è stata recepita dal pubblico come una notizia sensazionale e addirittura come una scoperta scientifica. Tuttavia, i dettagli dello studio restano nebulosi. Questa vicenda sottolinea come idee speculative, sebbene presentate con chiarezza nel loro contesto originale, possano essere mal interpretate o amplificate quando escono dall’ambito accademico.

L’ipotesi dei ricercatori di Harvard sull’esistenza di ultraterrestri

Per spiegare i fenomeni aerei non identificati (UPA, Unidentified Aerial Phenomena, precedentemente noti come UFO), i ricercatori propongono una nuova ipotesi: non si tratta né di tecnologie extraterrestri né di oggetti terrestri non identificati per motivi di sicurezza. Si suggerisce invece che possano essere avvistamenti di esseri ultraterrestri, che vivrebbero già tra noi ma non sono riconosciuti. Alcuni teorizzano che questi esseri possano viaggiare tra dimensioni spazio-temporali o essere viaggiatori del tempo. Secondo questa teoria, gli alieni potrebbero anche risiedere sottoterra, sfuggendo così alla nostra percezione quotidiana.

“Come per le altre ipotesi ultraterrestri, dobbiamo affermare subito che la consideriamo improbabile. Essenzialmente, però, non la consideriamo impossibile“, scrivono gli studiosi, che stimano la probabilità dell’esistenza di questi “alieni nascosti” come una su dieci. Come sia stata calcolata la probabilità non è spiegato. L’unica cosa certa è che sì, significa che ci sono nove probabilità su dieci che non sia così. Ma che la considerano “dieci volte più probabile” di quanto non la considerassero prima. Anche in questo caso, non è dato sapere come hanno calcolato questa crescita.

Le ipotesi scientifiche, anche quando sono dichiaratamente speculative, possono catturare l’immaginazione del pubblico e trasformarsi in “fatti” nella percezione comune, complicando la comunicazione scientifica e la comprensione pubblica delle ricerche accademiche. Gli autori della ricerca sottolineano che, nonostante considerino l’ipotesi di alieni tra noi altamente improbabile, ritengono comunque che valga la pena di essere esplorata scientificamente. Questo atteggiamento riflette un approccio aperto alla ricerca, che accetta anche le ipotesi meno probabili come spunti validi per l’indagine scientifica.

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