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Aifa, è caos totale. Scandali, conflitti di interesse e proteste dei dipendenti, cosa succede all’agenzia del farmaco

Pubblicato: 18/06/2024 18:23

Secondo un lungo report del quotidiano Il Manifesto l’Aifa, Agenzia del Farmaco che dovrebbe vigilare sull’efficacia e la sicurezza dei farmaci che i pazienti usano ogni giorno, non sta attraversando un momento molto felice. Trenta dipendenti hanno infatti denunciato la condizione di precarietà lavorativa nella quale si trovano a operare. Sono ben cinque anni che i lavoratori chiedono di essere stabilizzati, senza ottenere risposte adeguate. Questo nonostante l’impegno assunto dal Governo, che al proposito ha votato alla Camera due ordini del giorno per risolvere la situazione. “Siamo solo 30 lavoratori iper specializzati“, hanno scritto gli interessati in un comunicato, “che da anni vengono bistrattati e umiliati. Questo nonostante l’Aifa sia sotto organico e poco performante rispetto alle pari agenzie europee“. Secondo l’accusa riportata nell’articolo del Manifesto, “rafforzare le funzioni di vigilanza non rientra tra gli obiettivi del governo, che punta piuttosto a facilitare l’iter delle aziende che intendono commercializzare i farmaci”. (continua dopo la foto)

Nella riforma prevista dall’esecutivo, due commissioni tecniche che si occupavano di vigilare sugli aspetti scientifici e di controllare i prezzi dei medicinali sono state sostituite da un’unica commissione scientifico-economica. Che, sempre secondo quanto scrive il Manifesto, sarebbe composta da 10 membri in parte privi di background scientifico. E per questo non abbastanza qualificati per valutare le informazioni che le aziende forniscono sui farmaci. Anche per questo la presenza dei tecnici specializzati, debitamente inquadrati, assumerebbe una rilevanza particolare. Ma non è tutto. Altre due questioni minano la tranquillità dell’Agenzia. La prima riguarda la Lectio Magistralis tenuta dal Premio Nobel per la medicina 2013 Thomas Sudhof presso la sede romana di Aifa della settimana scorsa. Un evento di cui il Presidente dell’Agenzia Robert Nisticò si è detto molto fiero. Ma che ha sollevato polemiche per la difficile posizione dello stesso Sudhof, protagonista di diversi scandali e accusato dai colleghi di avere “truccato” numerose ricerche. (continua dopo la foto)

Il sito pubpeer.com, sul quale la comunità scientifica denuncia le ricerche manipolate, le segnalazioni che riguardano Sudhof sono ben 36. Solo nell’ultimo anno, il Premio Nobel ha dovuto ritirare una ricerca e ne ha corrette altre cinque. Ma anche Nisticò è presente fra i “segnalati” da pubpeer.com in seguito a un’inchiesta sempre da parte del Manifesto. Sono dodici gli studi “sospetti” segnalati sul sito della comunità scientifica, uno dei quali è stato corretto con tanto di scuse degli autori. Infine, altre polemiche ha destato una conferenza di presentazione presso il ministero della Salute in presenza di Farmindustria. Alle aziende, a quanto pare, sarebbe stato chiesto di sponsorizzare l’evento con donazioni fra i 5.000 e i 20.000 Euro in cambio di “visibilità” per i loro brand. La proposta è stata resa pubblica da uno scoop del quotidiano La Repubblica. In seguito la conferenza è stata rinviata, mentre il ministro Schillaci ha fatto sapere di non saperne nulla. Aifa invece ha dichiarato che la richiesta di soldi sarebbe stata inoltrata dalla società incaricata dell’organizzazione, e di non esserne responsabile.

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