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Arrestato per violenza sessuale il fotografo Moreno Galli, la vittima: “Abusata al provino trappola”

Pubblicato: 18/06/2024 09:41

Moreno Galli, noto fotografo di moda di 63 anni, è stato arrestato lo scorso sabato a Firenze con l’accusa di violenza sessuale su giovani modelle. Galli, fondatore e capo dell’agenzia Fashion Concept, avrebbe abusato di una ragazza durante un provino. Dopo averle chiesto di posare nuda, il fotografo si sarebbe lanciato sulla giovane. «Non ho fatto in tempo a capire», ha scritto la modella nella denuncia, secondo le informazioni fornite dagli investigatori. Le indagini sul 63enne sono state condotte dalla Procura di Roma e sono partite dalla denuncia di una studentessa della Luiss. La giovane ha raccontato di aver subito abusi in più occasioni. Galli risponde di violenza sessuale aggravata dai futili motivi, dalla minorata difesa della vittima (per la sua età e le circostanze degli stupri) e dall’abuso di posizione dominante (il ruolo di datore di lavoro).
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La denuncia della studentessa

La giovane che ha denunciato Galli ha 18 anni e studia Giurisprudenza all’università Luiss. L’adescamento sarebbe avvenuto tramite un’app. Il primo provino si sarebbe svolto il 23 novembre scorso in piazza Gioacchino Belli a Trastevere, nella sede dell’agenzia fotografica. «Dopo che una ragazza mi prese le misure del corpo», racconta la 18enne nella denuncia riportata da Il Messaggero, «mi accomodai nell’ufficio di Moreno, rimanendo da sola con lui. Mi disse che a differenza delle altre io non avrei dovuto pagare per i book fotografici. Poi, quando mi diressi verso l’uscita, chiuse la porta spingendomi contro il muro, alzandomi la maglia e baciandomi il seno. Ero esterrefatta, sorpresa, imbarazzata, infastidita ma non riuscivo a muovermi». Galli, come se nulla fosse, le disse: «Stai tranquilla, non voglio fare nulla», riabbassandole la maglietta. La ragazza esce, firma il contratto con Alessandra, la “booker”, come stordita.

Gli altri episodi

I contatti tra Galli e la ragazza continuano nei giorni successivi. Il fotografo le dà un appuntamento per il 3 dicembre a Firenze con un altro fotografo. Quest’ultimo la aspetta alla stazione di Santa Maria Novella e la accompagna in un B&B. «Cercava di convincermi a effettuare foto da nuda, io risposi chiaramente che non volevo anche se lui diceva che il suo intento era “quello di fare spogliare le ragazze”». Alex se ne va e a Firenze arriva Galli. «Mi disse che doveva riprendere le misure del corpo, iniziò a toccarmi. Io ero ferma, impietrita, speravo solo che terminasse subito… Avevo paura che mi facesse del male». Il 63enne abusa della ragazza, poi la riporta in stazione e la mette sul treno diretto a Roma in un posto prenotato a suo nome. Nei giorni successivi, il fotografo continua a scrivere alla giovane e le dà appuntamento in un hotel vicino a piazza di Spagna. Anche in quel caso, secondo la denuncia, sarebbero avvenuti degli abusi.

La reazione della vittima

La giovane racconta di un’ultima violenza del fotografo, che l’avrebbe convinta a entrare in una stanza di hotel. «Iniziò a baciarmi, mi spinse su un termosifone bollente, poi contro un tavolo». Per quello «schifo ho rinunciato alla mia passione», dice. La denuncia è arrivata solo dopo mesi per la «vergogna», spiega la ragazza. Per la gip Simona Calegari, Galli ha agito in maniera «subdola e repentina», inducendo la vittima mediante soggezione e/o costrizione psicologica a soddisfare ripetutamente i suoi istinti sessuali, facendo leva sul suo sgomento e sul suo «comprensibile blocco emotivo».

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