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Omicidio-suicidio a Senigallia, Marco Rossetti al fratello dopo aver ucciso la madre: “Ho scacciato il demonio”

Pubblicato: 19/06/2024 12:18

Un dramma familiare ha scosso la tranquilla comunità di Cesano, frazione di Senigallia, dove ieri sono stati trovati morti Ornella Veschi, 87 anni, e il figlio Marco Rossetti, 51 anni. Si indaga per un caso di omicidio-suicidio, dopo il ritrovamento dei corpi nella loro abitazione da parte del secondo figlio di Veschi. Secondo una prima ricostruzione, la signora Veschi aveva allertato il figlio minore, che abita nell’appartamento al piano di sotto, riferendogli che il fratello era molto agitato e che non riusciva a calmarlo. Preoccupato, l’uomo è salito di corsa al piano superiore e ha trovato uno scenario agghiacciante: il corpo senza vita della madre riverso sul pavimento e, poco lontano, Marco Rossetti con in mano la pistola usata per compiere il tragico gesto. “Ho scacciato il demonio”, avrebbe detto Rossetti al fratello prima di barricarsi in casa e puntare l’arma contro sé stesso, togliendosi la vita.
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Il mistero della pistola

Le prime indagini rivelano che Rossetti era in cura per disturbi psichici e che la pistola utilizzata risaliva alla seconda guerra mondiale. L’uomo non aveva il porto d’armi e non risultavano pistole o fucili dichiarati nell’abitazione. Dopo la morte del padre due anni fa, che era l’unico in famiglia a possedere il porto d’armi, tutti i fucili da caccia erano stati rimossi e il porto d’armi revocato. Resta dunque un mistero come Rossetti si sia procurato l’arma utilizzata per uccidere la madre.

Il pubblico ministero Rosario Lionello ha disposto l’autopsia sui corpi delle vittime, affidando l’incarico al medico legale Angelo Montana. Nel frattempo, la villetta è stata posta sotto sequestro, insieme al cellulare del figlio e alla pistola usata nel delitto. L’arma, stando alle prime informazioni, non era mai stata dichiarata.

A lanciare l’allarme al 112 è stato il secondo figlio dell’87enne, che ha chiamato i soccorsi dopo aver visto il fratello con la pistola in mano. Il caso ha lasciato sotto shock la comunità di Senigallia, che ora si interroga su come una tale tragedia possa essere accaduta in una famiglia apparentemente normale. Le indagini proseguono per fare luce su ogni dettaglio di questa tragica vicenda.

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