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Europei 2024, la clamorosa minaccia della Serbia: “Punite Albania e Croazia o ci ritiriamo”

Pubblicato: 20/06/2024 19:39

L’Euro 2024 è già al centro di polemiche a causa della delicata questione balcanica. Il segretario della federcalcio serba, Jovan Surbatovic, ha dichiarato che presenterà una richiesta alla Uefa per sanzionare le federazioni di Croazia e Albania. La causa? I cori offensivi dei tifosi durante la partita disputata ad Amburgo il 19 giugno, terminata con un pareggio 2-2. Prima, durante e dopo la partita, i tifosi delle due nazioni hanno dimostrato una sorprendente amicizia, uniti nel loro antagonismo verso la Serbia. Un video girato dall’inviato di Repubblica, Franco Vanni, pochi minuti prima del match, cattura chiaramente i cori “Serbia, Serbia vaffa…”. Durante la partita, i telecronisti sono stati accompagnati da un altro coro, scandito al ritmo dei tamburi: “Ubi, ubi Srbina”, ossia “Uccidi i serbi”.
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“Quello che è successo è scandaloso e chiederemo sanzioni alla Uefa, anche a costo di non continuare la competizione”, ha affermato Surbatovic. “Non vogliamo partecipare a tutto questo – ha aggiunto – e se la Uefa non punirà simili comportamenti, penseremo a come procedere”. Una minaccia chiara di ritiro dalla competizione che potrebbe portare a un girone falsato, vittorie a tavolino per 3-0 e inevitabili sanzioni per la federazione di Belgrado.

Un Passato di Rivalità

Questo episodio si inserisce in una rivalità storica e feroce che trascende il mondo dello sport, eredità avvelenata delle guerre balcaniche. Uno degli episodi più clamorosi risale al 2014, durante una partita di qualificazione per Euro 2016 tra Serbia e Albania a Belgrado. Il match fu interrotto dall’arbitro Atkinson verso la fine del primo tempo quando un drone, con una gigantesca bandiera della Grande Albania recante la scritta “Kosovo autoctono” e la data del 1912 (anno della rivolta albanese), sorvolò il Partizan Stadium, planando sul campo.

Il Kosovo, stato a maggioranza albanese, è rivendicato dalla Serbia, che non ne riconosce l’indipendenza. Durante quella partita del 2014, il giocatore serbo Mitrovic afferrò la bandiera e la gettò via, scatenando l’ira degli albanesi. Ne seguì una rissa tra i giocatori, e la situazione degenerò quando i tifosi serbi iniziarono a lanciare oggetti in campo, costringendo gli albanesi a lasciare il terreno di gioco senza più farvi ritorno.

La storia continua a ripetersi, con vecchi rancori che riemergono puntualmente ad ogni occasione sportiva, mostrando quanto profonde e irrisolte siano ancora le ferite lasciate dalle guerre balcaniche.

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