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La tempesta istituzionale si chiama Autonomia e uccide il Sud

Pubblicato: 20/06/2024 12:45

Approvato il ddl leghista sull’autonomia differenziata. Le Regioni che possono, quelle a maggior economia, tratterranno gettito fiscale per gestirlo in autonomia, migliorando i servizi, che chiederanno in delega allo Stato, ai cittadini. L’autonomia differenziata era fatta come un treno con tre vagoni, il primo, l’autonomia è stato approvato, gli altri due, i fantomatici Lep, livelli essenziali delle prestazioni in Italia, sanità, sociosanitario, scuola e altro, e la perequazione, cioè i soldi per riequilibrare i divari tra Regioni sui servizi, non sono pervenuti. In pratica un ognuno per sé ed un Dio, non si sa quale, non quello cattolico perché la Cei, ed il Vaticano ieri, han tuonato contro, per tutti i poveri, ora ci vuole, cristi. Tutto questo in un’Italia che ha già un drammatico e crescente disequilibrio di reddito e servizi. Il paradosso è che un terzo e più d’Italia risulta in UE obbiettivo 1, quello che finanzia le zone svantaggiate d’Europa, e il Parlamento di questo paese invece di ridurre lo svantaggio, come tentava, spesso non riuscendoci, nella prima Repubblica, lo aumenta per legge. Una legge monca, volutamente, scompensata, che raddoppia quella del PD del titolo V. Destra e sinistra sembrano unite, a fasi alterne, solo nel colpire le zone svantaggiate d’Italia. Perché sono svantaggiate è quasi pleonastico spiegarlo, a quasi 70 anni dalla Costituzione e 170 dall’Unità d’Italia. Il nord oggi ci dice: se avete amministratori scarsi non possiamo piangerceli noi, ed il concetto non fa una piega, se avessimo scelto ab origine, come gli Stati Uniti o la Germania, di costituire uno Stato Federale. Ma nel 1948 non fu così, ed oggi il principio fondativo costituzionale, l’Italia una ed indivisibile, lo modifichiamo a colpi di maggioranza semplice, non costituzionale, perché nel 1970 abbiamo costituito le Regioni ordinarie e nei disgraziati anni 2000 il centrosinistra ha riformato il titolo V, consentendo oggi il blitz a legge ordinaria leghista. La cosa ha danni evidenti, forse nemmeno calcolabili, gli studenti del nord parleranno tre lingue, al sud l’italiano stenta parecchio e la dispersione scolastica cresce a ritmi vertiginosi. Tutto questo AA è stato possibile grazie al fatto che, nonostante le forti proteste di senso politico del governatore forzista della Calabria Occhiuto, i deputati di maggioranza del Sud hanno votato a favore. Come un cappone che voti per essere spennato da vivo. Questo ovviamente si ottiene solo in un paese con legge elettorale maggioritaria, in un paese con il proporzionale col piffero che si sarebbero potuti presentare agli elettori meridionali, ma tanto i deputati sono scelti e non votati.

Così è se vi pare.

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