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Mutui e prestiti, cambia tutto: perché è più facile ottenerli e per cosa. Le nuove regole

Pubblicato: 20/06/2024 10:09
prestiti

Una volta tanto, dopo anni di tempesta, arriva una buona notizia per quanto riguarda mutui e prestiti. Con l’arrivo delle nuove regole di Basilea pubblicate ieri nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, entrano infatti in vigore alcune norme che incidono positivamente sugli oneri di accantonamento degli istituti di credito europei e dovrebbero quindi agevolare la concessione di prestiti. Come spiega Il Giornale, si tratta di un aggiornamento del pacchetto di Basilea 3 – detto Basilea 3+ – che prevede l’entrata in vigore generale per il 2025, con il sistema Italia porta a casa diverse sue richieste. Non a caso il commento del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è entusiasta: “Le nuove regole di Basilea sulle banche rappresentano un piccolo passo in avanti positivo per il nostro sistema e agevolano i sistemi di credito all’economia”, ha detto. “Ora bisogna andare avanti su questo percorso: la posizione del governo italiano continua a essere volta a migliorare l’approccio del sistema di credito verso l’economia reale”. Già, l’economia reale, quella delle persone e delle aziende che non riescono più a tirare avanti e a ottenere prestiti e mutui. Dunque, nel sodo cosa cambia? La conferma di SMEs supporting factor (fattore di supporto per le Pmi, ndr) fa sì che i terreni agricoli diventano garanzie valide ai fini di Basilea; la riduzione degli assorbimenti di capitale sui mutui prima casa; la conferma della riduzione dell’assorbimento alla cessione del quinto che favorisce il credito al consumo. (Continua a leggere dopo la foto)
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Anche le Piccole e medie imprese – di cui l’Italia è molto ricca – possono tirare un sospiro di sollievo: è stata confermata la norma che prevedeva uno sconto sul capitale da accantonare per i prestiti alle Pmi. Aspetto che libera risorse per finanziare i progetti delle aziende. “Inoltre – spiega Il Giornale – sono richieste meno riserve per i prestiti garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio o della pensione che può spingere il credito al consumo”. Anche l’associazione delle banche italiane è soddisfatta, dando un “giudizio positivo per l’Italia per gran parte delle nuove regole di Basilea”. Positive le proroghe di misure già in vigore, quali l’estensione della facilitazione per le vendite di crediti deteriorati su larga scala e l’estensione del “filtro prudenziale” (attiva dal 9 luglio) sui titoli di Stato: le oscillazioni momentanee sui rendimenti dei Btp non avranno quindi impatti sulle somme da accantonare, permettendo alle banche di fare più credito e acquistare più titoli anche nei momenti di tempesta. Positive anche nuove norme: “Per esempio, si potranno utilizzare i terreni agricoli come garanzia per ottenere più credito dalla banche. Inoltre, gli istituti non dovranno fare accantonamenti per le quote detenute in Banca d’Italia”.

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