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Claudia De Chirico, riaperte le indagini sull’ex fidanzato dopo 8 anni

Pubblicato: 21/06/2024 18:39

Svolta nelle indagini per la morte della 22enne di Terlizzi, Claudia De Chirico, trovata senza vita il 22 dicembre 2016 sul pianerottolo della scalinata del sottovia ferroviario di via Mazzini. Il giudice del tribunale di Trani, Marina Chiddo, ha respinto la richiesta di archiviazione della Procura e disposto l’imputazione coatta nei confronti di Davide Falcetta, il 35enne di Molfetta, ex fidanzato della giovane, finito sotto inchiesta. Il capo d’accusa è stato riformulato: non più istigazione al suicidio, ma morte come conseguenza dei maltrattamenti in famiglia.
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La famiglia di Claudia non ha mai creduto che la giovane possa aver deciso di togliersi la vita. Bepi Maralfa l’avvocato della famiglia De Chirico, aveva evidenziato una serie di elementi che attestavano come la 22enne fosse stata vittima delle violenze fisiche e psicologiche perpetrate dal suo compagno, con il quale viveva una relazione tormentata e con il quale aveva avuto una discussione proprio la sera prima della sua morte, dopo essere tornati da un matrimonio al quale avevano partecipato insieme.

La giovane è stata trovata impiccata con il caricabatterie del cellulare attorno al collo, indossando ancora un abito elegante dal matrimonio a cui aveva partecipato il giorno precedente. Secondo la giudice Chiddo, Claudia si sarebbe tolta la vita a causa della “progressiva nullificazione della propria persona” derivante dalle condotte violente e minacciose del compagno.

La notte del 22 dicembre, dopo il litigio, Davide l’avrebbe lasciata sola, ubriaca e ferita, per strada, per poi andare a dormire. Le indagini sono state riaperte per stabilire quanto il suicidio di Claudia fosse prevedibile in quella situazione drammatica.

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