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Salvini replica all’Ue: «Autonomia? Opportunità per i distratti polemici del Sud. Non firmiamo il mes»

Pubblicato: 21/06/2024 15:42

Matteo Salvini respinge le preoccupazioni della Commissione europea sull’autonomia differenziata. «Farebbero meglio a occuparsi di altro visto che per qualche burocrate di Bruxelles il voto dei cittadini è quasi ininfluente visto che stanno preparando lo stesso pacchetto come se non avessero votato italiani, francesi, tedeschi. Se così fosse mi sembrerebbe davvero una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che hanno votato». Poi la precisazione: «L’autonomia differenziata non è una vittoria della Lega ma la possibilità per le regioni di gestire a livello locale quello che adesso lo Stato non riesce a gestire, un punto di partenza che possa unire Lombardia, Calabria, Veneto e Puglia».

Ma queste non sono le uniche dichiarazioni di Salvini. All’evento dedicato all’Academy di Fs, il centro di formazione che sorgerà a Milano Rogoredo, al quale hanno partecipato anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Milano Giuseppe Sala, e che vedrà un investimento programmato di 7,6 milioni stanziati dal Gruppo Fs, il segretario leghista ha voluto rispondere a distanza anche ad alcuni malumori all’interno del suo partito. Il segretario leghista ha speso qualche parola anche per le voci interne critiche al sud, come quella del presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso (ora a rischio espulsione): «L’autonomia sarà una grande opportunità anche per alcuni distratti polemici del Sud». E ribadisce: «Vorrei chiedere il motivo per cui oggi sanità, infrastrutture e scuole e lavoro non sono ai livelli di altre regioni del Centro-nord. È perché c’è un sistema centralistico non dà questa possibilità. L’autonomia sarà invece una grande svolta anche per le regioni più arretrate».

La precisazione poche ore prima di salire, nel pomeriggio, sul palco di Montecchio Maggiore, nel Vicentino, per festeggiare un traguardo per il quale il suo partito ha lottato per oltre 40 anni. Lo farà in compagnia del governatore del Veneto Luca Zaia, ma senza Roberto Vannacci, campione di preferenze alle ultime elezioni europee.

Poi, sempre dal Salone Reale della stazione Centrale di Milano, un riferimento (netto) al Mes: «Non lo ratificheremo mai, perché si tratta di una follia europea. Lo approvino gli altri, all’Italia non serve». Il leader della Lega è tornato ad affermare la sua totale contrarietà al fondo salvastati europeo. Il ministro dei Trasporti conferma così la sua linea politica. Alla domanda se verrà ratificato, ha replicato «No, mai, figuratevi, è un’altra follia europea. Lo approvino loro, se lo vogliono, perché a noi non ci serve».

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Ultimo Aggiornamento: 21/06/2024 15:53