Paul Pogba, il centrocampista francese della Juventus, nel marzo scorso è stato squalificato per quattro anni dopo essere stato trovato positivo al doping. Il 31enne campione del mondo nel 2018 con la Francia ha però presentato ricorso al Tass. Intanto, nelle ultime ore è tornato virale sui social un suo video risalente a nove mesi fa in cui rilascia delle dichiarazioni molto preoccupanti: il video però, è in realtà una bufala molto ben confezionata.
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Il video virale di Paul Pogba
“Sono finito. Sono come morto. Paul Pogba non esiste più”, così il calciatore francese si esprime durante una videointervista al social ‘hietip.sports’ che l’ha diffusa sui propri canali. Poi il quotidiano ‘The Guardian Nigeria’ pubblica altri brani dell’intervista, che non sono ancora stati divulgati, attribuendo a Pogba le seguenti frasi: “Già non so più chi sono. Il calcio era la mia vita, e la mia passione. Ma ora sembra che mi sono perso. Tutto ciò che ho costruito nella mia carriera professionistica mi è stato tolto”. La verità è che si tratta di un video estrapolato da una video intervista del 2022, in cui Pogba parlava dell’effimera natura del successo nello sport: “Il calcio crudele, guarda gente come Cristiano Ronaldo o Messi, ogni volta devono dimostrare qualcosa, nonostante quello che abbiano vinto e dimostrato. Un giorno sei alle stelle, il giorno dopo se non performi, ti danno per finito. Io posso essere un campione oggi e poi dopo… sono finito, sono morto, Pogba non esiste più“. Tagliando le ultime parole si è arrivati facilmente alla bufala che sta circolando in queste ore.
“Sono stato informato oggi della decisione del Tribunale Nazionale Antidoping e ritengo che il verdetto sia errato. – così Paul Pogba aveva invece commentato la sentenza di squalifica – Sono triste, scioccato e con il cuore spezzato perché tutto ciò che ho costruito nella mia carriera da giocatore professionista mi è stato portato via. Quando sarò libero dalle restrizioni legali l’intera storia diventerà chiara, ma non ho mai assunto consapevolmente o deliberatamente alcun integratore che violi le norme antidoping”.