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Il mare, il selfie, la follia dopo l’assassinio: ecco il film horror del delitto di Christopher

Pubblicato: 26/06/2024 11:07

Dall’appuntamento nel parco fino alle foto scattate al mare dopo aver ucciso a Pescara Christopher Thomas  Luciani: questa la sequenza agghiacciante contenuta nel provvedimento di fermo nei confronti dei due minorenni accusati di omicidio. Il giudice ha convalidato il fermo dei due indagati. Come riportato dal Corriere della Sera, la cronologia delle immagini sarebbe stata decisiva per confermare l’ipotesi degli investigatori. Ecco la sequenza temporale.

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Alle 16,46 i due presunti assassini entrano nel parco Baden-Powell. Pochi minuti dopo vengono raggiunti da altri ragazzi.

Alle 16,48 i ragazzi entrano nella vegetazione. Tra loro c’è anche Thomas. Non ci sono telecamere di sorveglianza ad inquadrare la scena. Ma quando tutti i giovani escono dalla vegetazione, di Thomas non c’è traccia.

Alle 17,21 l’ultimo ad uscire è un «ragazzo alto con capello scuro con visiera tipo baseball un paio di bermuda scure e una canottiera nera con scritta bianca sulla parte frontale e sui fianchi e delle scarpe bianche che si incamminava lungo il vialetto parallelo alla via Raffaello Sanzio, in direzione nord». È il presunto assassino.

Alle 18,21 uno dei due presunti assassini viene fotografato allo stabilimento «Croce del Sud». Si è cambiato gli abiti. Poco dopo va a fare il bagno, come racconteranno i testimoni. «Successivamente indifferenti a quanto accaduto», si legge nella ricostruzione, «unitamente agli altri amici», i ragazzi coinvolti nell’omicidio «si recavano insieme presso lo stabilimento balneare», dove poi «si sarebbero liberati del coltello, lanciandolo oltre la scogliera frangiflutti».

Il provvedimento di fermo chiarisce come siano proprio gli attimi non ripresi dalle telecamere di sorveglianza del parco quelli della fine di Christopher Thomas. «Dalla vegetazione – si legge nel decreto – il ragazzo con la felpa bianca e le bermuda blu poi identificato nella vittima, non si vedrà più uscire. In ragione delle immagini precedenti e dalle dichiarazioni del testimone B (uno dei ragazzi del gruppo) sul fatto che M dopo aver colpito Christopher si sia cambiato gli indumenti sostituendo la t shirt con una canotta, il personale della mobile si è recato presso il domicilio di M.».  Al momento la maglietta è stata rinvenuta successivamente in casa della nonna del ragazzo

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Ultimo Aggiornamento: 26/06/2024 15:12