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Un’esplosione solare raggiungerà la Terra il 28 giugno: possibile tempesta geomagnetica

Pubblicato: 27/06/2024 22:57

Il venerdì 28 giugno 2024 è stato segnalato come data di possibile tempesta geomagnetica sulla Terra, a seguito di un imponente filamento solare apparso nella regione meridionale del Sole il martedì precedente, 25 giugno. Ecco cosa mostrano le immagini catturate dal National Solar Observatory Global Oscillation Network Group (NSO GONG) e dalla sonda Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA.
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Le immagini catturate dal National Solar Observatory Global Oscillation Network Group (NSO GONG) e dalla sonda Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA mostrano che tra le 03:00 e le 07:00 ora italiana, un grande flusso di materiale solare, intrappolato da campi magnetici di polarità opposta, si è sviluppato sotto le macchie solari AR 3720 e AR 3719. Questa “lingua di fuoco”, visibilmente più scura della superficie solare a causa della sua temperatura inferiore, ha generato un’espulsione di massa coronale (CME) diretta verso la Terra. QUI il video della macchia solare del 10 maggio.

Attesa tempesta geomagnetica classe G1

Il flusso di particelle cariche (plasma) previsto investirà la magnetosfera terrestre proprio il 28 giugno, come mostrato in un’infografica allegata. Secondo lo Space Weather Prediction Center della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), è attesa una tempesta geomagnetica di classe G1, la più bassa su una scala che va da G1 a G5. Nonostante la sua bassa intensità, la tempesta potrebbe comunque avere effetti sulla Terra, come disturbi alla rete elettrica e problemi con le operazioni satellitari.

L’impatto sugli animali migratori

Un altro impatto rilevante potrebbe riguardare il comportamento degli animali migratori, come uccelli e cetacei, che utilizzano la magnetoricezione per orientarsi. Alcuni studi hanno evidenziato una correlazione tra le tempeste geomagnetiche e spiaggiamenti di cetacei, in particolare globicefali, spesso coinvolti in eventi di arenamento di massa soprattutto in Australia e Nuova Zelanda. Questi eventi, inoltre, sono collegati alla grindadrap, una crudele caccia tradizionale nelle isole Faroe.

Sebbene una tempesta geomagnetica di classe G1 non sia particolarmente pericolosa, il fenomeno del 28 giugno è solo uno dei tanti recenti. Ad esempio, una tempesta solare di classe G4 tra il 10 e l’11 maggio ha generato una splendida aurora polare visibile anche in Italia. Eventi di espulsione di massa coronale di maggiore intensità aumentano le probabilità che le aurore si manifestino a latitudini più basse del normale, grazie alla velocità e all’energia del vento solare che colpisce il campo magnetico terrestre.

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