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Giulia Tramontano, perizia psichiatrica per Impagnatiello: “Disturbo paranoide e narcisistico”

Pubblicato: 27/06/2024 17:26

La Corte di Assise di Milano ha incaricato lo psichiatra forense Pietro Ciliberti e il medico legale Gabriele Rocca. Eseguiranno la perizia psichiatrica nei confronti di Alessandro Impagnatiello, a processo per l’omicidio pluriaggravato della fidanzata Giulia Tramontano, incinta al settimo mese.
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L’esame peritale prenderà il via il prossimo 11 luglio. I periti dovranno accertare se l’ex barman fosse capace di intendere e volere all’epoca dei fatti o se la sua capacità fosse «scemata». In quel caso dovranno valutare anche l’eventuale pericolosità sociale. Il termine è di 90 giorni e la relazione dovrà essere depositata entro il 15 ottobre.

La nomina della consulente psichiatrica

La procura ha nominato come consulente la psichiatra forense Ilaria Rossetti. L’avvocato di parte civile Giovanni Cacciapuoti ha incaricato gli psichiatri Salvatore De Feo e Diana Galletta. Si torna in aula il prossimo 21 ottobre per l’esame dei periti. La discussione e la sentenza sono attese per i prossimi 28 ottobre e 4 novembre. I difensori Giulia Geradini e Samanta Barbaglia avevano depositato nelle scorse settimane una consulenza. Impagnatiello, che ha ucciso Giulia con 37 coltellate nella loro abitazione a Senago, nel Milanese, soffrirebbe di un «disturbo della personalità di tipo paranoide» con «tratti narcisistici».

La data della perizia

Inizierà il prossimo 11 luglio nel carcere di San Vittore la perizia psichiatrica disposta dalla corte d’assise di Milano su Alessandro Impagnatiello. L’incarico è stato affidato agli psichiatri Pietro Ciliberti e Gabriele Rocca, che hanno chiesto 90 giorni di tempo per capire, anche attraverso il diario clinico e ulteriori indagini, «se Alessandro Impagnatiello all’epoca dei fatti fosse capace di intendere e volere» o «se la sua capacità fosse scemata».

In questo caso dovranno anche accertare la pericolosità sociale del barman. L’aggiunta di Milano Letizia Mannella e la pm Alessia Menegazzo hanno nominato come perito di parte la dottoressa Ilaria Rossetto, mentre l’avvocato di parte civile Giovanni Cacciapuoti ha incaricato gli psichiatri Salvatore De Feo e Diana Galletta.

La consulenza di Ciliberti e Rocca dovrà essere depositata entro il 15 ottobre, mentre il 21 ottobre è stato fissato l’esame dei periti. Dopo l’udienza del 28 ottobre con le conclusioni delle parti, il 4 novembre è stata fissata la camera di consiglio. Potrebbe arrivare quel giorno la sentenza di primo grado su Alessandro Impagnatiello, accusato di omicidio pluriaggravato, occultamento di cadavere e procurato aborto.

Le possibili attenuanti

Come ha osservato anche il difensore Samanta Barbaglia fuori dall’aula, la perizia psichiatrica «potrebbe anche valere al fine della concessione delle attenuanti, non solo della capacità di intendere e volere». Lo psichiatra ligure Pietro Ciliberti, incaricato di esaminare Impagnatiello insieme al collega e medico legale Gabriele Rocca, si è occupato anche del noto caso di Luca Delfino, condannato per l’omicidio della ex fidanzata Antonella Multari nel 2007.

I due professionisti, poi, insieme hanno esaminato il falegname Daniele Bedini, condannato successivamente all’ergastolo per avere ucciso due donne in appena 24 ore, e il maresciallo dell’aeronautica Francesco Ruggiero, accusato dell’omicidio del marito della sua ex. «Siamo sicuri che il signor Impagnatiello stia mentendo», ha detto l’avvocato della famiglia Tramontano, Giovanni Cacciapuoti, al termine dell’udienza. «Siamo certi che questa perizia fugherà ogni dubbio in ambito alla circostanza a che era ed è perfettamente capace di intendere e volere».

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