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Messina, bomba artigianale contro auto dei carabinieri. Un arresto

Pubblicato: 27/06/2024 16:24

Attimi di terrore a Santo Stefano di Camastra, nel Messinese. Un ordigno rudimentale è stato lanciato contro un’auto dei carabinieri mentre due militari stavano salendo a bordo. Fortunatamente, l’esplosione non li ha colpiti direttamente, ma alcune gocce di acido cloridrico, contenute nell’artificio, hanno danneggiato la divisa di uno degli investigatori e l’autovettura di servizio. L’autore del gesto è un giovane di 22 anni, arrestato in flagranza di reato per pubblica intimidazione con uso di armi, fabbricazione o detenzione di materie esplodenti, danneggiamento e violazioni in materia di controllo delle armi. Le indagini sono coordinate dal procuratore di Patti, Angelo Vittorio Cavallo, e dal sostituto Giovanna Lombardo.
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L’ipotesi: una “challenge” sui social

Gli inquirenti non escludono alcuna pista investigativa, compresa quella della partecipazione del giovane a una “challenge” sui social. Si sospetta che il 22enne abbia ripreso alcune delle fasi preparatorie fino al lancio dell’ordigno e alla sua deflagrazione, con l’intenzione di pubblicare tutto online. Secondo la ricostruzione degli eventi, il giovane, tornato a Santo Stefano di Camastra dopo un breve periodo trascorso in una comunità terapeutica di Amelia (Terni), si è appostato vicino alla locale compagnia dei Carabinieri. Dopo aver confezionato l’ordigno artigianale, miscelando acido cloridrico e carta stagnola all’interno di una bottiglia di plastica, ha lanciato l’artificio contro l’auto di servizio. L’esplosione, avvenuta a brevissima distanza dai militari, li ha lasciati illesi ma ha causato danni materiali.

Dopo l’attacco, il giovane è fuggito chiedendo un passaggio a un automobilista di passaggio. Durante una successiva perquisizione domiciliare, i carabinieri hanno trovato e sequestrato materiale per il confezionamento di ordigni artigianali, abiti utilizzati durante l’attacco, il contenitore dell’acido cloridrico, varie formule chimiche e un petardo artigianale. Inoltre, l’ispezione del telefono cellulare ha rivelato che il ragazzo aveva cercato sul web informazioni su come confezionare ordigni esplosivi.

Il materiale sequestrato è stato inviato al RIS dei Carabinieri di Messina per ulteriori analisi. Il giovane è stato condotto in carcere, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.

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