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Omicidio Fano, come Luca RIcci ha ucciso i genitori: la madre strangolata con il filo del telefono, il padre massacrato

Pubblicato: 27/06/2024 10:54

Un tragico evento ha scosso la comunità di Fano: Giuseppe e Luisa Ricci, coniugi ultrasettantenni, sono stati brutalmente assassinati dal loro figlio, Luca Ricci, con una violenza inaudita. L’uomo, un operaio di 50 anni, ha confessato l’omicidio dopo un lungo interrogatorio, rivelando un quadro di disperazione economica e relazioni familiari compromesse.
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Secondo quanto emerso dall’autopsia, Luisa Ricci, di 70 anni, è stata sorpresa alle spalle e strangolata con il filo di ricarica del telefono. La morte è sopraggiunta rapidamente. Successivamente, Luca si è recato nella camera da letto dove il padre, Giuseppe Ricci, di 75 anni, stava dormendo. L’aggressore ha presumibilmente utilizzato un martello per colpire ripetutamente il padre alla testa. Giuseppe ha tentato di difendersi, come testimoniano i segni di colpi sulle braccia e sulle mani, ma è stato infine sopraffatto da almeno undici colpi fatali. L’agonia dell’anziano è durata diversi minuti, permettendogli di comprendere appieno l’orrore della situazione.

Uccisi per 12mila euro di debiti

Il motivo che ha spinto Luca Ricci a compiere questo atto efferato sembra essere legato a questioni economiche. I genitori avevano venduto la loro casa per pagare i debiti accumulati dal figlio, ritrovandosi a dover pagare 12mila euro di affitto richiesti dal nuovo proprietario della casa venduta all’asta. Luca, che aveva già portato i genitori a vendere la loro abitazione per coprire debiti pregressi tra i 35 e i 50mila euro, sembra non aver retto alla pressione finanziaria, arrivando a commettere l’omicidio durante una lite scatenata dall’ennesima richiesta di denaro.

Una vita dissoluta

Luca Ricci, ex operaio, separato e padre di due figli, aveva avviato un’attività di allestimento fiere che era andata male, portandolo a una spirale di debiti e richieste di aiuto finanziario ai genitori. La sera del duplice omicidio, dopo circa 16 ore di interrogatorio, l’uomo ha confessato il delitto, crollando in lacrime e ammettendo le sue responsabilità. Nonostante la confessione, Luca non è riuscito a fornire una spiegazione chiara e completa del movente che lo ha spinto a uccidere i genitori.

In casa al momento del delitto si trovava anche il nipote 17enne delle vittime, figlio di Luca Ricci, che dormiva al piano superiore. Il giovane non ha sentito alcun rumore sospetto, e lo stesso vale per i vicini di casa, che non hanno testimoniato anomalie. L’appartamento dei coniugi è stato trovato a soqquadro, con cassetti aperti e rovistati, dando l’impressione che l’assassino cercasse qualcosa o che fosse stata simulata una rapina.

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Ultimo Aggiornamento: 28/06/2024 15:30