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Thomas Friedman su Biden: “È mio amico, ma deve ritirarsi”

Pubblicato: 28/06/2024 13:01

Il recente editoriale di Thomas Friedman, pubblicato sul “New York Times,” ha acceso un acceso dibattito sulla necessità di un ritiro di Joe Biden dalla corsa per la rielezione alla presidenza degli Stati Uniti. Friedman, tre volte vincitore del Premio Pulitzer, ha argomentato con passione e lucidità, sostenendo che Biden, pur essendo un “buon uomo e un buon presidente,” dovrebbe fare un passo indietro per il bene del Paese.

Guardando il dibattito presidenziale tra Biden e Trump, Friedman ha provato un profondo senso di tristezza. Il giornalista ha descritto Biden come una persona di integrità e con una storia di servizio pubblico esemplare, ma ha anche riconosciuto che il tempo del presidente potrebbe essere finito. “Biden poteva essere quel leader, ma il suo tempo è finito,” ha scritto Friedman, sottolineando come questo sia diventato dolorosamente evidente durante il dibattito.

Friedman: “Deve ritirarsi, spazio a Kamala Harris”

Friedman propone che Biden annunci il suo ritiro, liberando così i delegati alla Convention nazionale democratica, programmata per agosto a Chicago. Questo potrebbe dare al Partito Democratico l’opportunità di trovare un candidato che non solo unisca il partito, ma che possa anche rappresentare una visione convincente e ispiratrice per il futuro degli Stati Uniti. Friedman menziona Kamala Harris come una possibile candidata, ma sottolinea che il processo dovrebbe essere aperto a una ricerca più ampia di un leader capace di unire il Paese.

La proposta di Friedman non è priva di rischi e potrebbe portare a un processo caotico e disordinato. Tuttavia, il giornalista sostiene che la minaccia rappresentata da un possibile ritorno di Trump sia così grave da giustificare tale caos. “Se c’è mai stato un momento nel quale il mondo ha avuto bisogno degli Stati Uniti al loro meglio, guidati dai migliori uomini, è questo,” scrive Friedman.

L’editorialista non nasconde la sua ammirazione personale per Biden, con il quale ha condiviso esperienze significative, come i viaggi in Afghanistan e Pakistan dopo l’11 settembre. Tuttavia, riconosce che, nonostante la sua stima e affetto per Biden, è arrivato il momento di riconoscere i limiti attuali del presidente. “Ero pronto a concedere a Biden il beneficio del dubbio finora, perché quando l’ho incontrato l’ho sempre trovato sul pezzo. Ora, chiaramente, non lo è più,” ammette Friedman.

Il richiamo alla dignità di Friedman è particolarmente toccante. Sostiene che Biden dovrebbe ritirarsi per conservare la dignità che merita e per dimostrare un atto di grandezza che Donald Trump non farebbe mai: mettere il Paese davanti a sé stesso. “Se lo farà, gli statunitensi lo ringrazieranno per aver fatto qualcosa che Donald Trump non farebbe mai,” conclude Friedman.

In sintesi, l’editoriale di Thomas Friedman ci invita a riflettere sulla leadership e sul sacrificio personale per il bene comune. Il ritiro di Biden, secondo Friedman, potrebbe rappresentare non solo un atto di coraggio personale, ma anche una scelta necessaria per garantire che gli Stati Uniti possano affrontare le sfide future con il miglior leader possibile. Gli Stati Uniti, e il mondo intero, meritano di meglio, e forse è il momento che Joe Biden faccia un passo indietro per permettere a questa possibilità di diventare realtà.

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