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Giorgia accoltellata dal fidanzato, il racconto agghiacciante della madre: “Mia figlia quasi uccisa. I carabinieri ci hanno ignorato”

Pubblicato: 29/06/2024 10:59

Resta in carcere Giuseppe Proce, il 23enne di Racale accusato del tentato omicidio aggravato dai futili motivi della sua fidanzata. Il gip di Lecce Marcello Rizzo, al termine dell’interrogatorio, ha convalidato l’arresto in flagranza e ha disposto la custodia cautelare in carcere per il pericolo di recidiva. Il 23enne viene definito dal gip “un soggetto irascibile, privo di autocontrollo e incline alla violenza, visto che, per futili motivi di gelosia, sulla base di generiche confidenze fattegli da un amico e senza chiedere spiegazioni alla diretta interessata, non ha esitato ad aggredire Giorgia Prete con due coltelli in maniera violenta e proditoria, dopo aver fatto irruzione due volte nella abitazione di lei e dopo aver aggredito anche la madre e il fratello della stessa”.
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Ed è la stessa mamma della giovane a raccontare quella terribile notte. “Sono stati minuti di autentico inferno. Ho temuto veramente per la vita di mia figlia. Il suo aggressore aveva gli occhi pieni di rabbia. Come se non fosse in sé. Ha colpito Giorgia più volte, nonostante gli dicessi di lasciarla stare. Se non ci fosse stato l’altro mio figlio, sarebbe potuto accadere qualcosa di ancora più grave. Ma già quel che è successo si poteva evitare”.

Una notte da incubo dove, secondo la donna, è mancata l’assistenza dalle forze dell’ordine: ” Per tre volte ho contattato i carabinieri. Sono rimasta in linea ma non hanno raccolto la nostra richiesta di aiuto. Ci hanno chiesto solo la strada e hanno chiuso. Ripetevo di venire in tempi anche rapidi perché c’era un ragazzo con un coltello, che ci stava aggredendo. Sono stati momenti bruttissimi. Lo sa quando ho visto le forze dell’ordine per la prima volta? Solo quando mia figlia è arrivata in ospedale ma se fossero venuti a casa quando sono stati interpellati, forse ora mia figlia non si troverebbe in queste condizioni”.

Infine le condizioni di Giorgia, ricoverata dopo l’aggressione: “Giorgia non è ancora fuori pericolo di vita. Non riesce a muovere la mano e il braccio. Ha subìto un intervento chirurgico andato avanti per oltre 10 ore dopo la terribile aggressione da parte del suo fidanzato. Fortunatamente non è stato necessario amputarle l’arto. Devo ringraziare i medici che si sono dimostrati professionali e sempre disponibili”.

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