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Italia ignobile, la protesta dei tifosi. E solo Donnarumma ci mette la faccia

Pubblicato: 29/06/2024 21:52

L’Italia del calcio non riesce a convincere i suoi tifosi. Dopo la sconfitta contro la Svizzera, gli Azzurri sono stati aspramente criticati dagli appassionati presenti allo Stadio di Berlino. Questo stesso stadio, che nel 2006 fu teatro di una vittoria memorabile, sabato sera ha ospitato una delle serate più amare per il calcio italiano: un’eliminazione umiliante, caratterizzata dall’assenza di reazione da parte della squadra. La delusione e la rabbia dei tifosi sono state palesi, con i giocatori che hanno lasciato il campo a testa bassa, ad eccezione del capitano Donnarumma, rimasto più a lungo per chiedere scusa.

È stata una doppia mortificazione: in campo, con una Svizzera determinata e organizzata, e sugli spalti, dove i tifosi azzurri hanno espresso tutta la loro frustrazione per una Nazionale che non è riuscita a soddisfare le loro aspettative, soprattutto dopo il timore vissuto nella partita contro la Croazia. Per 90 minuti, l’Italia non ha mostrato alcun segno di gioco di squadra, lasciandosi dominare dai svizzeri che hanno meritatamente portato a casa la vittoria.

Mentre una parte dello Stadio di Berlino era in festa per la vittoria della Svizzera, con i tifosi che celebravano i loro eroi, dall’altra parte si consumava il dramma della squadra di Spalletti. La terribile sconfitta e l’eliminazione dagli Europei hanno segnato profondamente i numerosi tifosi giunti per assistere alla partita.

Di fronte ai giocatori che, nonostante tutto, si sono avvicinati alla curva per salutare i tifosi, è esplosa la rabbia e la frustrazione degli spettatori italiani. Gli insulti e i gesti di disprezzo hanno dimostrato quanto i tifosi si sentissero traditi, considerando i giocatori “indegni” di rappresentare i colori azzurri.

La contestazione dei tifosi rispecchia lo stato d’animo di un’intera nazione, profondamente delusa e restia ad accettare un confronto a caldo. Solo Donnarumma, tra i migliori in campo e l’ultimo a mollare, è rimasto più a lungo per affrontare le critiche, assumendosi le colpe dei propri compagni, in un gesto di responsabilità e scuse.

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