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Piogge torrenziali scatenano il caos nelle Valli di Lanzo

Pubblicato: 30/06/2024 08:22

Un diluvio incessante ha colpito le Valli di Lanzo, dove la pioggia battente non dà tregua da oltre dieci ore, specialmente oltre i 2000 metri di quota. La quantità d’acqua è così imponente che ha fatto gonfiare la Stura ben oltre il livello di guardia. In Val di Viù, i vigili del fuoco volontari del distaccamento di Lanzo hanno affrontato una situazione critica, raggiungendo la strada che conduce al Lago della Torre, dove si sono verificate diverse frane. Un pastore, rimasto intrappolato a circa 150 metri di altezza, è stato salvato dai pompieri, che lo hanno condotto in salvo fino a Usseglio.
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Un altro margaro ha deciso di rimanere al sicuro nel suo alpeggio, nonostante i fulmini che stanno imperversando in quota, creando situazioni potenzialmente molto pericolose. Al momento, non ci sono problemi segnalati nemmeno per i custodi della diga del Lago della Rossa, dove il livello dell’acqua, sebbene elevato, rimane sotto la soglia di controllo. Poco prima delle 22, l’amministrazione di Chialamberto ha deciso di evacuare sette famiglie da due edifici situati vicino al rio Vassola, trasformatosi in un torrente impetuoso.

Tutte le operazioni di soccorso sono state eseguite dalle squadre dei vigili del fuoco provenienti da diversi distaccamenti, accorse nelle Valli di Lanzo dove alcuni corsi d’acqua hanno registrato aumenti di livello di oltre un metro e mezzo. Per fortuna, al momento, non si registrano feriti o dispersi. Sul posto sono già operativi diversi mezzi della Città Metropolitana e della Protezione Civile.

Situazione critica nel Canavese

Intensi temporali hanno devastato il Canavese occidentale, causando danni in numerosi comuni. Decine di chiamate sono giunte al centralino dei vigili del fuoco. Una delle situazioni più gravi si è verificata a Busano, in via Matteotti, dove una casa è stata scoperchiata. All’interno si trovavano l’anziana proprietaria e suo figlio, fortunatamente rimasti illesi. Anche altre abitazioni a Busano hanno subito danni a causa del vento che ha abbattuto alberi e piante in tutta la zona.

In Valle Orco, a Noasca, le piogge torrenziali hanno ingrossato il rio Noaschetta al punto che la famosa cascata alle porte del paese ha scavalcato il ponte d’ingresso, rendendo necessaria la chiusura temporanea della provinciale 460 del Gran Paradiso. Un’altra chiusura della stessa strada si è resa necessaria a causa di una frana a Locana, in località Fornolosa, dove massi e fango sono precipitati sull’asfalto. Fortunatamente, al momento dell’incidente, non stava passando nessuno.

Le operazioni di ripristino della 460 sono proseguite tutta la notte, lasciando una trentina di persone bloccate a Noasca, dove si trovavano a cena. In pianura, la grandine ha devastato una vasta area tra Cuorgnè, Forno, Rivara, Levone, Valperga e Prascorsano, con chicchi di ghiaccio grandi come pesche che hanno causato gravi danni alle colture e frantumato numerosi finestrini delle auto.

Anche Valprato Soana è stata colpita duramente, in particolare la frazione Campiglia, dove un violento nubifragio ha colpito le creste di confine con la Valle d’Aosta. Il torrente Arietta, nel Vallone dell’Azaria, si è ostruito a causa di una frana, riversando detriti sui pascoli e deviando il suo corso. Questa situazione ha lasciato senz’acqua i due alpeggi dell’Azaria e interrotto la viabilità per raggiungere le baite di Barmaion.

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Ultimo Aggiornamento: 30/06/2024 11:32