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Clelia precipitata nell’ascensore, i dubbi sulla morte: dal telefono alle porte aperte

Pubblicato: 02/07/2024 12:05

Clelia Ditano è tornata a casa intorno alla mezzanotte tra domenica 30 giugno e lunedì 1° luglio. La giovane di Fasano ha posato la borsa ed è nuovamente uscita, portando con sé solo il cellulare. Ma ad attenderla al quarto piano non c’era la cabina dell’ascensore, bensì il vuoto. Un volo di circa 15 metri che le è costato la vita. Una morte che amici e familiari faticano ad accettare, soprattutto perché presenta dei punti ancora da chiarire. Perché Clelia, dopo essere tornata a casa, è uscita nuovamente solo con il telefono? Secondo la ricostruzione del papà della 25enne, la figlia era rientrata per qualche minuto per poi uscire senza borsa, ma solo con il telefono, per andare a salutare gli amici o a recuperare qualcosa che aveva dimenticato. Ma perché nessuno ha lanciato l’allarme non vedendola arrivare?
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Le indagini

Resta da chiarire anche l’orario esatto della morte di Clelia, che potrà essere stabilito solo dopo l’autopsia. Una domanda cruciale a cui gli inquirenti devono rispondere è perché la porta dell’ascensore al quarto piano si è aperta se la cabina era rimasta ferma al primo piano. Si tratta di un vecchio ascensore con sistema a corda che, come confermato da un’inquilina del palazzo alla periferia di Fasano, intorno alle 3 della stessa notte risultava fuori uso. Il papà di Clelia, Giuseppe, ha detto al Messaggero: «Delle volte l’ascensore si bloccava, ma non era mai capitata una cosa del genere. Vedendo che mia figlia non era rientrata in casa, abbiamo provato a far squillare il suo cellulare e ci siamo accorti che era nel vano ascensore». E c’è mancato poco che anche la moglie non precipitasse: «Aveva già aperto la porta e per fortuna si è accorta che la cabina non era al nostro piano. Altrimenti avrebbe raggiunto la figlia».
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La procura di Brindisi ha aperto un’inchiesta, e per eseguire tutti gli accertamenti sull’ascensore ne è stato disposto il sequestro. La salma della 25enne è a disposizione dell’autorità giudiziaria che nelle prossime ore potrebbe conferire l’incarico per eseguire l’autopsia.

Questa tragica vicenda ha scosso profondamente la comunità di Fasano, lasciando tutti con il fiato sospeso in attesa di ulteriori chiarimenti su una notte che nessuno potrà dimenticare.

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Ultimo Aggiornamento: 02/07/2024 12:46