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Musumeci dubbioso sulle richieste venete sull’Autonomia, Zaia: “Le leggi ci sono”

Pubblicato: 02/07/2024 19:55

La recente richiesta della Regione Veneto di riaprire il tavolo di confronto con il governo per il trasferimento delle competenze su nove materie, per cui non è prevista la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep), ha suscitato un acceso dibattito. Il governatore veneto, Luca Zaia, ha firmato la lettera indirizzata alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, a soli cinque giorni dalla promulgazione della legge sull’autonomia differenziata.

Le Perplessità di Nello Musumeci

Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e Politiche del Mare, ha espresso le sue perplessità riguardo alla tempistica della richiesta veneta. “Io ho delle perplessità – ha dichiarato Musumeci – Poi, certo, a decidere sarà il capo del governo e il governo nel suo insieme. Io sono per l’Autonomia a patto che tutte le Regioni partano dalla stessa linea e chiederei a Zaia di accelerare invece il processo che porti all’individuazione dei Lep che costituisce una garanzia per le Regioni svantaggiate. Acceleriamo sui Lep, e poi procediamo”.

Secondo Musumeci, sarebbe opportuno congelare l’avvio della trattativa sulle competenze fino alla definizione dei Lep, un processo che potrebbe richiedere fino a un anno. Tuttavia, Zaia non condivide questa posizione e difende la legittimità della sua richiesta.

La Risposta di Luca Zaia

Zaia, contattato dall’AGI, ha prontamente ribattuto alle critiche. “Non c’è alcuna fuga in avanti. C’è una legge della Repubblica italiana, che io ho seguito. Le leggi ci sono”, ha dichiarato. Zaia ha poi sottolineato l’importanza della legge sull’autonomia, facendo un esempio pratico legato alla Protezione civile: “Grazie a questa legge, il presidente di Regione, se si dovesse verificare un evento disastroso entro i confini del territorio regionale, potrebbe avere facoltà di fare ordinanze o deroghe per intervenire subito, mentre oggi deve attendere un decreto del governo. Questa legge serve a facilitare la vita dei cittadini”.

Le Critiche al Dibattito Politico

Zaia ha inoltre criticato il dibattito politico sollevato dalle opposizioni, definendo irrituale che qualcuno possa avere da ridire sull’attuazione di una legge. Ha difeso il diritto delle opposizioni di fare ricorso alla Consulta o di promuovere un referendum abrogativo, ma ha evidenziato che questi strumenti devono essere utilizzati in modo responsabile e democratico.

“In ogni modo, mi sembra lunare questo dibattito, soprattutto perché sollevato da una forza politica che negli ultimi 15 anni ha governato per 10. Visto che il Pd è così ossessionato dalla battaglia contro questa legge, sarebbero stati più coerenti se avessero promosso una modifica costituzionale. Peccato che la riforma del titolo V della Carta cui si appella la legge sull’autonomia l’abbiamo fatta loro… Comunque il referendum è una roulette russa, vedremo come andrà”, ha aggiunto Zaia.

Anche la segreteria della Lega ha criticato il Partito Democratico, accusandolo di opporsi al progresso, all’efficienza, alla trasparenza e al taglio degli sprechi che l’autonomia differenziata dovrebbe portare. “Il Pd contro il progresso, l’efficienza, la trasparenza e il taglio degli sprechi che l’autonomia porterà. Non ci stupisce”, è stato il commento trapelato da via Bellerio.

Il dibattito sull’autonomia differenziata continua a essere un tema caldo, con posizioni contrastanti che riflettono le diverse priorità delle Regioni e delle forze politiche coinvolte. Mentre il Veneto spinge per accelerare il processo, altre Regioni e membri della coalizione di maggioranza sollevano dubbi sulla tempistica e sull’opportunità di procedere senza la definizione preliminare dei Lep.

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