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Salis, il generale Vannacci a Quarta Repubblica: “In Italia non esiste la giustizia fai da te”

Pubblicato: 02/07/2024 11:00

Non si placano le polemiche attorno al caso di Ilaria Salis. L’eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra ha scosso l’opinione pubblica con la sua controversa ammissione. La Salis, ex insegnante, ha infatti dichiarato di aver occupato abusivamente un alloggio popolare nella zona Navigli di Milano e di non avere intenzione di saldare il debito di 90mila euro accumulato con l’Aler. Roberto Vannacci, il più votato della Lega, l’ha accusata in diretta a Quarta Repubblica, programma Mediaset, senza contraddittorio: “In Italia non esiste la giustizia fai da te”.
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“Un atto di militanza politica”

Per la Salis, il suo gesto è stato un atto di militanza politica. Secondo lei, l’occupazione abusiva era volta a portare alla luce un problema che il governo italiano tende a ignorare: la crisi abitativa. “Non si tratta solo di un atto personale, ma di una battaglia politica,” ha dichiarato l’eurodeputata, trovando l’appoggio del segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che ha difeso la sua posizione.

L’attacco di Vannacci

Il caso è stato al centro delle discussioni nei salotti televisivi italiani, specialmente durante la trasmissione “Quarta Repubblica” di Rete 4, condotta da Nicola Porro. Lì, il generale Roberto Vannacci non ha risparmiato critiche alla collega di Bruxelles. “Nella storia anche la guerra civile è stata una lotta politica, allora che facciamo, la rivoluzione?” ha esclamato Vannacci. “La costituzione parla di diritto all’inviolabilità del domicilio e sancisce il diritto alla proprietà privata.”

Le imputazioni di Vannacci

Nonostante il suo pensiero sia chiaro, in trasmissione, non va omesso che Vannacci è rinviato a giudizio per peculato, truffa e istigazione all’odio razziale. Vannacci, che usufruirà dell’immunità come eurodeputato, ha dei procedimenti a carico per peculato e truffa, perché avrebbe percepito indennità e benefit non dovuti con almeno tre contestazioni sul periodo in cui ha svolto servizio a Mosca. Inoltre, dopo denunce di varie associazioni, è in corso un ulteriore procedimento per istigazione all’odio razziale per i contenuti veicolati dai suoi libri e dalle sue dichiarazioni.

Una questione divisiva

Le parole del generale Vannacci riflettono un sentimento diffuso tra molti italiani che vedono nell’occupazione abusiva un atto illegale e irrispettoso delle leggi. Ma , d’altra parte, c’è chi vede nella lotta della Salis un grido di allarme contro un sistema che non riesce a garantire il diritto alla casa per tutti.

“Non possiamo ignorare la disperazione di chi non ha un tetto sopra la testa,” ha commentato un sostenitore della Salis. “Ma non possiamo nemmeno legittimare l’illegalità come metodo di protesta,” ha ribattuto un oppositore.

L’impegno di Salis

Il caso di Ilaria Salis è destinato a rimanere al centro del dibattito pubblico, simbolo di una frattura sempre più evidente nella società italiana. Da una parte, la lotta per i diritti e la giustizia sociale, dall’altra, il rispetto delle leggi e della proprietà privata. Un equilibrio difficile da mantenere, che richiede risposte chiare e soluzioni efficaci da parte delle istituzioni. Nel frattempo, Ilaria Salis continua a difendere le sue scelte, sicura della sua causa. La sua presenza al Parlamento Europeo e le sue azioni fuori dalle aule istituzionali continueranno a far discutere, sollevando domande cruciali su come l’Italia affronta le emergenze abitative e su quali siano i limiti della protesta politica.

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