Le polemiche la fanno da padrone al Festival di Sanremo. Dopo lo scontro Ultimo-giornalisti, arriva lo scontro Facchinetti-giornalisti. Sabato sera il pubblico dell’Ariston ha rumoreggiato parecchio alle lettura della classifica, ma arrivati ai tre finalisti la “scena del crimine” diventa la sala stampa.
Insulti in Sala Stampa
La sfida finale sul palco di Sanremo era tra Ultimo, Mahmood e Il Volo. Il gruppo di cantanti finisce al terzo posto, e nel momento in cui Bisio lo annuncia la sala stampa esplode in grida di giubilo. Fosse tutti qui probabilmente nessuno avrebbe detto niente, ma quando le urla si trasformano in insulti le cose cambiano. A testimoniare quanto accade è Francesco Facchinetti che pubblica il video nella giornata di domenica con un commento che lascia poco all’immaginazione: “Questo è il video in cui alcuni giornalisti nella sala stampa di #Sanremo2019 esultano al terzo posto de @ilvolo gridando felici: “Me**e”. Io vi prenderei a calci in cu*o fino alla fine del mondo: idioti, cogl***i e buffoni“.
Guarda il video
Questo è il video in cui alcuni giornalisti nella sala stampa di #Sanremo2019 esultano al terzo posto de @ilvolo gridando felici: “Merde”. Io vi prenderei a calci in culo fino alla fine del mondo: idioti, coglioni e buffoni. pic.twitter.com/7C588AzUfF
— Francesco Facchinetti (@frafacchinetti) 10 febbraio 2019
Tutti gli articoli sul Festival di Sanremo
Ultimo contro i giornalisti
“Al contrario di quanto hanno detto tanti giornalisti che in questa settimana hanno avuto la presunzione di giudicare tramite un’esibizione la carriera dei prossimi vent’anni degli artisti, la mia vittoria sarà dopo il Festival. La mia vittoria sono i live, la gente che mi vuole bene, che si riconosce in quello che scrivo. Sono contento di aver partecipato al Festival, sono contento per il ragazzo… per Mahmood“, ha poi continuato. Ci va leggero anche Ultimo che in conferenza stampa si scatena e fa scatenare i giornalisti. Poi cerca di spiegare il suo malumore: “Ce l’ho con me stesso, non ce l’ho con nessuno. Sono amareggiato. Io punto all’eccellente, non al buono“.
