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Madre e figlia tenute prigioniere, picchiate e trattate come schiave dai vicini

Pubblicato: 14/02/2019 12:24

Madre e figlia, Kate Dagley di 45 anni e Karen Jenkins di 27, sono state tenute prigioniere per 3 settimane dai propri vicini di casa, picchiate brutalmente e costrette a mangiare ciò che trovavano nella pattumiera. È successo a Coventry, in Inghilterra, dove la coppia di donne viveva in quel tragico periodo tra gennaio e febbraio 2016. La corte Warwick ha condannato i sadici vicini, lo scorso ottobre, a 14 anni di carcere, ma è solo oggi che le vittime hanno deciso di raccontare pubblicamente la loro storia.

Un normale rapporto di vicinato finito in tragedia

Secondo la madre, tutto ha avuto inizio come un normale rapporto di vicinato: tra le due famiglie era nata un’amicizia e i vicini, Jean Kelly e il marito Michael, avevano addirittura portato con loro le due donne in una vacanza a Blackpool. Da lì in poi, però, i rapporti sono degenerati, fino al giorno in cui Kate è stata chiusa in casa con l’inganno, come riporta il Daily Mail: “Ho sentito una chiave girare nella serratura e ricordo di aver avuto un tuffo al cuore”, ha raccontato la donna. “Ero in preda al panico e sono andata alla porta, ma non si apriva più. […] All’improvviso, dall’altra parte della porta, ho sentito Michael ridere. All’inizio pensavo che fosse uno scherzo, ma poi mi sono seriamente preoccupata”.

Jean Kelly e il marito Michael
Jean Kelly e il marito Michael (foto: West Midlands Police)

Costretta mangiare dalla pattumiera

Più tardi Michael l’ha portata nel suo appartamento, dove la moglie Jean le ha ordinato di lavare i piatti e fare le pulizie. Ancora non poteva sapere che anche la figlia era tenuta segregata in un altro appartamento, a pochi chilometri di distanza. Minacciata con una mazza da baseball, ha dovuto accontentarsi di mangiare gli avanzi della pattumiera: “I miei unici pasti erano gli scarti del cestino o piccoli pezzi di pasta secca”.

Brutali percosse

Le percosse si sono fatte via via sempre più frequenti e le hanno lasciato profondi lividi su tutto il corpo. Un giorno, di fronte ad una brutta ferita alla testa che non si voleva più rimarginare, la sadica vicina ha deciso di “medicarla” con la colla. Un altro giorno, ha raccontato la donna, “Jean era particolarmente arrabbiata e ha ordinato a Michael di picchiarmi. Ho urlato per il dolore mentre mi colpiva la schiena più e più volte, e poi Jean mi ha colpito il gomito così forte con la mazza da baseball che l’osso mi ha trapassato la pelle”.

appartamenti
Le due donne sono state tenute prigioniere negli appartamenti dei vicini (immagine di repertorio)

La vergogna di un’intera comunità

Quando ormai non sembrava più esserci speranza, la polizia ha scoperto l’accaduto, liberando finalmente le due donne dalla loro prigionia. La figlia ora ha bisogno di un bastone per camminare, ma le ferite ancora più profonde sono quelle psicologiche. A tal proposito, il giudice che ha condannato i brutali vicini a 14 anni di carcere ha affermato: “Il fatto che degli esseri umani in Gran Bretagna possano essere trattati in questo modo da altri membri di una comunità civilizzata è profondamente scioccante”.