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Testimone di Geova fa trasfusione, le figlie la ripudiamo: ora sono scomparse

Pubblicato: 15/02/2019 17:56

Grazia Di Nicola ha 48 anni, un marito, un figlio e 3 figlie. Da anni, però, queste ultime hanno deciso che non vogliono più vederla né avere alcun tipi di rapporto con lei. Il motivo è che nel 2916 Grazia ha dovuto sottoporsi ad un intervento che prevedeva la possibilità di fare delle trasfusioni: lei, testimone di Geova, per aver accettato per salvarsi la vita è stata ripudiata e, peggio ancora, le sue figlie hanno deciso di troncare ogni rapporto con lei.

Alcuni mesi fa Grazia aveva raccontato la sua storia: ora, lancia un appello, perché le sue figlie sono scomparse e lei non sa più dove siano.

Perde le figlie per salvarsi

Lo scorso giugno Grazia Di Nicola aveva raccontato di una situazione disperante: per salvarsi la vita, aveva perso le figlie. le 3 ragazze di 21, 25 e 30 anni, testimoni di Geova, non vogliono più avere a che fare con la madre. Ora la grande battaglia di Grazia è quella di far conoscere la sua storia e raccontare di come lei non sia la sola ad essere stata isolata. Oltretutto, Grazia aveva raccontato di avere paura per il destino delle sue ragazze: “Io ho paura per le mie figlie perché trovandomi in quella situazione ho rischiato di morire. Se succede qualcosa alle mie figlie le faranno morire?”.

Scomparse nel nulla

Oggi, le sue paure sono ancora peggiori: 3 settimane fa le ragazze sembrano essere scomparse dalla casa di Colliano in cui pareva risiedessero, ospiti di altri testimoni di Geova. Il suo appello, ora, è disperato, come racconta a Repubblica: “Io ho vissuto il terremoto dell’Ottanta: se quella tragedia si ripetesse oggi, se ci fosse una scossa proprio in questo momento, io non saprei in quale casa sono le mie figlie. Questo non riesco ad accettarlo“.

Questo tipo di logoranti situazioni si è già verificata in passato: “È già accaduto in passato un incidente e noi siamo rimasti all’oscuro di quello che era successo, scoprendolo solo molto dopo. Non è normale per un genitore che ha cresciuto con sacrifici i propri figli non sapere dove si trovino, non so che cosa fare, spero che riescano a capire quanto stiamo soffrendo per loro e si facciano vive”. Poi, parla direttamente alle ragazze: “Papà, il vostro fratellino ed io vogliamo solo essere sicuri che stiate bene. Rispettiamo le vostre decisioni in campo religioso, questo è fuori discussione. Ma voi rendetevi conto del nostro dolore, voi sapete il bene che vi vogliamo, chiamateci”.