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Coldiretti all’attacco della Cina: vietano la nostra frutta ma esportano la loro

Pubblicato: 19/03/2019 18:17

A pochi giorni dalla firma del patto fra Italia e Cina, ribattezzato “Nuova Via della Seta”, Coldiretti lancia l’allarme sulle pericolose conseguenze di diseguali rapporti import-export fra le due nazioni. I cinesi vietano infatti l’ingresso di frutta italiana, mentre l’Italia importa dalla Cina ingenti quantità di prodotti agroalimentari, che hanno fra l’altro causato un’invasione di insetti dannosi per i raccolti nostrani. Il divieto cinese è dovuto alle barriere commerciali ancora presenti per le produzioni nazionali. Si aggiunge così un altro tassello alla polemica sul nuovo accordo fra i due Paesi.

La denuncia di Coldiretti

Coldiretti precisa che nel 2016 i cinesi hanno rimosso il bando sulle carni suine italiane e nel 2018 hanno consentito l’ingresso dell’erba medica. Per quanto riguarda la frutta fresca, invece, per ora possiamo esportare in Cina solo kiwi e agrumi, alimenti sbloccati inoltre solo di recente. Sul resto, la Cina vuole assicurazioni sull’assenza di patogeni della frutta non presenti sul proprio territorio, ma ciò porta a negoziati e dossier lunghi e macchinosi. Infine, la Coldiretti trova paradossale che, mentre i prodotti made in Italy restano bloccati, le esportazioni di pere e mele cinesi hanno portato in Italia pericolosi insetti alieni dannosi per le nostre coltivazioni.

Coldiretti (Immagine di repertorio)
Coldiretti (Immagine di repertorio/Wipedia Commons: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Mercato_di_Campagna_Amica_Scandicci.JPG)

Non solo insetti pericolosi: per Coldiretti bisogna rivedere i rapporti

Si va dal moscerino killer dagli occhi rossi, dannoso per ciliegie, mirtilli e uva, al cinipide del castagno che ha colpito duramente i boschi italiani, passando per la cimice asiatica, arrivata perfino in città dopo aver distrutto diversi frutteti e orti. Secondo lo studio Coldiretti su dati Istat, le importazioni agroalimentari dalla Cina hanno superato del 35% il valore delle esportazioni italiane nel 2018. La Cina è inoltre seconda a livello mondiale tra gli Stati che hanno causato maggiori allarmi alimentari nell’Unione Europea nel 2018. Ciò, conclude la Coldiretti, rende necessario un riequilibrio dei rapporti commerciali.

Il presidente cinese Xi Jinping (Foto ANSA)
Il presidente cinese Xi Jinping (Foto ANSA)

Presto verrà in Italia il presidente cinese

Il presidente cinese Xi Jinping, che ha spinto fortemente per la creazione della nuova Via della Seta, sarà in Europa nei prossimi giorni, dal 21 al 26 marzo. Proprio in Italia, sabato 23 marzo dovrebbe arrivare la firma dell’accordo tra Roma e Pechino. Sulla carta, il patto prevede di portare benefici reciproci grazie ad una partnership basata su scambi commerciali ed investimenti fra i due Paesi. Tuttavia, non mancano le polemiche e le discussioni politiche. Le due forze al governo, Lega e 5Stelle, litigano infatti anche su questo tema. Di Maio vede con più entusiasmo un rafforzamento dei rapporti con la Cina, mentreSalvini invita alla cautela.

Il premier italiano Giuseppe Conte
Il premier Conte. Crediti: profilo Instagram ufficiale Giuseppe Conte

Conte rassicura, ma USA e UE storcono il naso

Ma le perplessità superano anche i confini nazionali. Siglando l’accordo, l’Italia diverrebbe infatti la prima nazione del G7 a stabilire un’asse così forte con la Cina, e non tutti vedono di buon occhio questa scelta. Gli Stati Uniti di Trump e l’UE hanno già manifestato i loro sospetti e sollecitato il governo italiano a non firmare. Il premier Conte cerca da giorni di calmare gli animi, ma la denuncia di Coldiretti sembra destinata piuttosto ad infiammarli ancora di più.