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Cerebralmente morta da dicembre, dà alla luce un figlio 58 giorni dopo

Pubblicato: 01/04/2019 11:46

Catarina Sequeira era alla 19esima settimana di gravidanza quando un grave attacco d’asma l’ha ridotta allo stato di coma, lo scorso 26 dicembre. Lo stesso giorno, era stata dichiarata cerebralmente morta.

I medici hanno però permesso a suo figlio di nascere: il piccolo Salvatore è nato alla 32esima settimana di gravidanza, in stato di buona salute, mentre la sua mamma è morta poche ore dopo il parto.

L’ha uccisa una crisi d’asma

Campionessa di canoa, Catarina soffriva d’asma. una grave crisi avuta in casa, il 26 dicembre, ha cambiato totalmente la sua vita e quella di suo figlio. Per i medici è apparso chiaro che per Catarina non c’era molto da fare: la donna è stata indotta in coma farmacologico nell’ottica di permettere al suo organismo di funzionare ancora e poter portare avanti la gravidanza. La decisione era stata presa dalla famiglia insieme al Comitato Etico dell’ospedale. Catarina, infatti, non aveva mai firmato per la donazione degli organi ed essere sottoposta a un’alimentazione indotta verrebbe considerato in tutto e per tutto “donare gli organi”.

Da quel momento il corpo di Catarina è stato tenuto in vita per altri 58 giorni per permettere al suo bambino di crescere e diventare forte abbastanza da poter nascere e avere ottime possibilità di sopravvivenza. Il giorno è infine arrivato e Salvatore è nato del peso di 1.7 chili. In realtà il parto sarebbe dovuto essere il giorno dopo (sabato scorso) ma le condizioni respiratorie di Catarina non erano più sostenibili e si rischiava di compromettere la sopravvivenza del feto.

Decisioni molto difficili

Per la famiglia è stato molto doloroso affrontare tutto questo, come è presumibile. Lo stesso dover prendere decisioni al posto di Catarina è stato problematico: “mi ha fatto molto male decidere al suo posto” ha spiegato la madre Maria, come riportano alcune fonti: “Dal momento che non aveva mai firmato il consenso alla donazione di organi. Non sono pronta a vedere il mio nipotino, non voglio incontralo la prima volta con tutta questa sofferenza ancora nel cuore”.

Il padre del piccolo, Bruno Sapolo, ha dichiarato: “Sono il padre, ho sempre voluto esserlo, crescerà con me. Ora vi chiedo solo di rispettare il mio silenzio”.

catarina sequeria
L’annuncio funebre di Catarina Sequeria