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La Casalegno dice la sua su Corona: “Non credo che il carcere serva”

Pubblicato: 01/04/2019 19:42

Ospite a Non È L’Arena Elenoire Casalegno ha partecipato al dibattito su Fabrizio Corona, da poco tornato in carcere. La bionda showgirl, che conosce il Re dei Paparazzi da molto tempo, incalzata da Massimo Giletti ha condiviso quello che il suo ricordo di un Corona 20enne.

Elenoire, poi, analizzando l’attuale situazione di Fabrizio, fa una considerazione: forse il carcere serve a poco nel caso di Corona. In questo modo la Casalegno invita la platea di La 7 a riflettere su quello che invece sarà il futuro di Fabrizio.

Una vecchia conoscenza

È lo stesso Giletti che mette in mezzo l’argomento, ricordando al pubblico che per Elenoire Corona è una vecchia conoscenza. “Tu lo conosci da una vita” comincia il conduttore. “Io Fabrizio lo conosco da più di 20 anni” conferma la Casalegno. “Lo conobbi quando iniziò a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo. Il ricordo che ho di lui, oggi, è quello di un ragazzo, poco più che 20enne che viveva in modo inquieto, già all’epoca“.

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Dibattito su Corona a Non È L’Arena

Con questo dettaglio la showgirl cerca di indagare le origini delle problematiche dell’imprenditore. “Non era un ragazzo sereno, non viveva in modo sereno” prosegue Elenore mettendo in evidenza che “c’era qualcosa di oscuro che emergeva” già all’epoca.

La visione di Eleonire

Con questi ricordi del passato, vagliati alla luce dei più recenti accadimenti, la Casalegno sembra avere un quadro abbastanza chiaro del futuro di Corona. Secondo la showgirl il carcere potrebbe non essere una soluzione.

Gabriella Corona a Non È L’Arena

Elenoire mette in chiaro di non essere intenzionata a giustificare gli errori di Corona. “Quelli li conosciamo tutti, li ha ammessi anche la madre” dice la showgirl di fronte Gabriella Corona, presente in studio durante il dibattito. Ma nemmeno disposta a giudicare i suoi atteggiamenti immorali. Non credo che il carcere possa portargli qualcosa. Lo abbiamo visto fino adesso.” Poi domanda: “Quanti anni ha passato in carcere? A cosa gli è servito? Fondamentalmente questo uomo non fa male a terzi, perché fa del male a se stesso“.