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L’infermiera 31enne di Prato: tutto è iniziato quando lui aveva 14 anni

Pubblicato: 03/04/2019 10:17

Ascoltata dagli inquirenti, l’infermiera 31enne di Prato agli arresti domiciliari per violenza sessuale sul ragazzino 15enne a cui dava ripetizioni ha spostato l’inizio della relazione con il giovane a quando lui aveva 14 anni. Le indicazioni cronologiche sulla loro storia non modificano comunque la gravità dell’accaduto per la legge italiana, infatti, visto che lei svolgeva il ruolo di insegnante per il ragazzo per avere un rapporto consensuale il ragazzino avrebbe dovuto avere almeno 16 anni. Intanto, emergono nuovi dettagli sulle minacce che la donna rivolgeva al giovane per fare in modo che rimanesse legato a lei.

Aveva 14 anni quando tutto è iniziato

La versione che l’infermiera 31enne di Prato ha reso agli inquirenti non alleggerisce in alcun modo la gravità di quanto accaduto con il suo alunno 15enne, cui dava ripetizioni. La donna ha circuito il ragazzo con cui ha avuto rapporti sessuali per 2 anni: da lui ha avuto un figlio, ma non ha informato il 15enne che il bambino che portava in grembo era suo se non dopo che il tempo massimo per abortire era finito. Adesso, la donna ha spostato l’inizio della loro storia a quando il ragazzo aveva 14 anni e non 13, ma la cosa non cambia la gravità dell’accaduto.

Infermiera 31enne di Prato: la storia è inziata quando lui aveva 14 anni
Immagine di repertorio

Infatti, la soglia minima perché i rapporti sessuali siano consensuali è di 16 anni nel caso avvengano nell’ambito di un rapporto docente-studente, come in questo caso, in cui il giovane aveva contatti con lei perché lei avrebbe dovuto dargli ripetizioni di inglese. I legali della donna, Mattia Alfano e Massimo Nistri, non hanno chiesto la revoca degli arresti domiciliari, ma presenteranno un ricorso al Tribunale del riesame di Firenze per farlo. Intanto, è stato ascoltato dagli inquirenti anche il marito della donna ed è emerso che sapeva cosa accadeva tra sua moglie e il ragazzino. Ora, si trova indagato per alterazione di stato, perché ha dichiarato il bambino – che il test del Dna ha stabilito essere del 15enne – come figlio suo.

Le minacce al 15enne

L’infermiera 31enne di Prato minacciava il suo allievo 15enne dicendogli che se non si fossero incontrati lei avrebbe rivelato a tutti che il figlio nato dalla loro relazione era suo. Il giovane voleva chiaramente tenere segreta la paternità del bambino e lei usava questa strategia per costringerlo a stare insieme a lei. Per quanto riguarda gli scambi di messaggi tra i due, gli inquirenti hanno raccolto e messo agli atti 170 pagine che attestano l’insistenza della donna nel voler incontrare a tutti i costi il giovane, anche quando il ragazzo la pregava di lasciarlo in pace per poter vivere la sua vita tranquillo, per poter studiare. A far venire tutto a galla, ci hanno pensato i genitori del 15enne denunciandola, dopo aver scoperto i rapporti che i due avevano nelle chat e grazie anche all’aiuto dell’istruttrice della palestra, che aveva notato qualcosa che non andava nel giovane – così come i genitori del ragazzo – ed è riuscita a convincerlo a raccontare quanto accaduto. Per il gip c’è il pericolo di reiterazione del reato per l’infermiera, considerato che aveva rapporti anche con altri minori e che visitava siti pedopornografici.

Per l'infermiera 31enne di Prato tutto è iniziato quando lui aveva 14 anni e non 13
Immagine di repertorio
Ultimo Aggiornamento: 03/04/2019 10:33