Vai al contenuto

Tenerife, video shock: la spiaggia da sogno in un mare di rifiuti

Pubblicato: 04/04/2019 14:35

Quando digitiamo sui social “Tenerife” compaiono di solito tantissime immagini e tantissimi video che immortalano spiagge da sogno e bellezze naturali. Da qualche giorno, invece, capita di vedere condiviso da tantissimi utenti un video girato da un’attivista del movimento Océano Limpio Tenerife che mostra la spiaggia dell’isola delle Canarie ricoperta da plastica e rifiuti.

Il video shock

La spiaggia spagnola di Playa Grande a Tenerife, la più grande delle Isole Canarie, è stata invasa dai rifiuti dopo una mareggiata. L’attivista del movimento Océano Limpio Tenerife, Maria Celma, ha deciso di immortalare l’inquinamento e l’enorme quantità di rifiuti, in primis plastica, sotto i suoi occhi in un video. Era il 24 marzo e il suo filmato, da quando è stato pubblicato sulla pagina Facebook del movimento che ripulisce le spiagge dai rifiuti, è diventato virale facendo il giro del mondo. Quella bella spiaggia che di solito viene catturata dagli obiettivi di migliaia di macchine fotografiche e cellulari ogni anno, si mostra invasa, ricoperta, da una quantità di rifiuti impressionante e spaventosa. Maria Celma ha dichiarato: “Non c’è mai un momento in cui la spiaggia sia completamente pulita. Anche dopo le nostre operazioni, restano sempre rifiuti e microrifiuti“.

La società dei rifiuti

La denuncia dell’attivista Maria Celma, sulle pericolose e terribili condizioni del litorale di Tenerife, ci riportano con la mente a due anni fa. Nel 2017, le foto di denuncia del mar dei Caraibi nei pressi dell’Isola di Roatàn, in Honduras, scattate dalla fotografa Caroline Power avevano fatto il giro del mondo: un’isola di plastica compatta si estendeva a perdita d’occhio sul mare.

Leggi tutti gli articoli sull’inquinamento degli oceani

Le immagini che immortalavano le acque del Mar dei Caraibi in quelle condizioni hanno contribuito a diffondere consapevolezza sull’inquinamento degli oceani e dei mari di tutto il mondo – così come l’attività di protesta di Greta Thunberg che ha spinto alla mobilitazione di centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo – minacciati dall’invasione di plastiche e microplastiche che oltre a rovinare gli ecosistemi marini, uccidono migliaia di animali tutti i giorni e minacciano anche la vita dell’uomo. Meduse spiaggiate, allarmi sull’innalzamento anomalo delle temperature che minacciano gli animali, la plastica che entra nella nostra catena alimentare attraverso il pesce, il pollo o bevendo un semplice bicchiere d’acqua: queste sono solo alcune delle conseguenze del cambiamento climatico e dell’inquinamento con cui dobbiamo fare i conti quotidianamente e che hanno spinto i sociologi a parlare della nostra società non più come della società del consumo, ma come della società dei rifiuti.

Tenerife: la spiaggia piena di rifiuti
L’isola di platica immortalata da Caroline Power
Ultimo Aggiornamento: 04/04/2019 15:00