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Nistri scrive alla famiglia Cucchi: Arma si costituirà parte civile

Pubblicato: 08/04/2019 09:28

Il comandante generale dell’Arma, Giovanni Nistri, ha inviato una lettera alla famiglia di Stefano Cucchi che da tempo aspettava un segno forte dall’Arma. La lettera è stata pubblicata interamente da Repubblica e Ilaria Cucchi ha risposto tramite il suo profilo Facebook.

Le parole di Nistri

Il comandante generale dell’Arma ha scritto alla sorella di Stefano, Ilaria Cucchi: “Abbiamo la vostra stessa impazienza che su ogni aspetto della morte di Suo fratello si faccia piena luce e che ci siano infine le condizioni per adottare i conseguenti provvedimenti verso chi ha mancato ai propri doveri e al giuramento di fedeltà“. Parole importanti per la famiglia, il generale Nistri ha spiegato che l’Arma si costituirà come parte lesa nel processo, confermando la propria vicinanza al dolore di Ilaria e dei genitori.

Il vostro lutto ci addolora da persone, da cittadini, nel mio caso mi consenta di aggiungere, da padre“, ha spiegato Nistri. “Crediamo nella giustizia e riteniamo doveroso che ogni singola responsabilità nella tragica fine di un giovane sia chiarita, e lo sia nella sede opportuna, un’aula giudiziaria“. Il comandante generale ha poi confermato come non solo lui, ma tutta l’Arma soffra: “Io per primo, e con me i tanti colleghi, oltre centomila, che ogni giorno rischiano la vita soffriamo nel pensare che la nostra uniforme sia indossata da chi commette atti con essa inconciliabili e nell’essere accostati a comportamenti che non ci appartengono. Con sinceri sentimenti“.

ilaria cucchi
Ilaria Cucchi

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Il commento di Ilaria Cucchi

Ilaria Cucchi, come fa spesso, ha risposto alla lettera di Nistri: “L’abbraccio dell’Arma ci arriva oggi caldo e finalmente rassicurante. Il generale Nistri ci è vicino e non manca di farci sapere che il suo dolore è il nostro, che la nostra battaglia di verità è anche la sua“. La sorella di Stefano ha rilanciato le parole del comandante generale: “L’Arma non rimarrà spettatrice nei confronti dei depistatori“.