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Raffaella Carrà racconta dello scontro con Sorrentino per La Grande Bellezza

Pubblicato: 14/04/2019 22:06

Raffaella Carrà fa un ingresso trionfale a Che tempo che fa, dove trova il pubblico e gli operatori con una parrucca bionda in testa, per accogliere la storica conduttrice e cantante. La spumeggiante donna di spettacolo racconta del suo nuovo programma, A raccontare comincia tu, e alcuni aneddoti sulla sua carriera.

Raffaella Carrà: “Non dite ‘ritorno in tv’, troppe pressioni”

Raffaella Carrà non vuole sentir parlare di “ritorno in tv“, meglio non fare confronti con il passato. Il suo programma è cosa nuova: “Stefano Coletta è un ottimo direttore, ha trovato la cosa giusta e io mi sono buttata con una paura… Una cosa è fare un’intervista di un quarto d’ora, ma un’ora e mezza con un personaggio è difficile. Non parliamo di intervista, il mio è un incontro. Il programma non è necessariamente a casa mia o a casa tua, ma in posti che abbiano un senso“, spiega.

Il pubblico con le parrucche bionde a Che tempo che fa
Il pubblico con le parrucche bionde a Che tempo che fa

A casa dei grandi artisti comandano le mogli

Carrà racconta che il suo prossimo ospite sarà Riccardo Muti, celebre direttore d’orchestra. “Muti può essere il più importante direttore d’orchestra italiano nel mondo ma a casa è la moglie che tiene la bacchetta“, dichiara, “Se non ti spalanca le porte lei non entri. Come da Sorrentino, sono andata a casa perché la moglie ha detto ‘Va bene, a Raffaella non si può dire di no’“.

Proprio con il famoso regista c’è stato un piccolo scontro per l’uso della sua canzone nel suo capolavoro, La Grande Bellezza. E Raffaella nazionale non gliele ha mandate a dire: “A Sorrentino gli ho detto: ‘Ascolta Paolo, tu hai chiesto ‘A far l’amore’ per il film, ma io non sono uguale a loro’. Io non gliela volevo dare. Non è tanto esaltante per la mia canzone in mezzo a tutti questi debosciati“.

Raffaella Carrà
Raffaella Carrà

La bionda ballerina racconta anche dell’incontro con Ginger Rogers, a cui aveva offerto di far stirare il bellissimo abito dalla sua sarta. “Ero in America, a New York, per la ABC, a un certo punto ho incontrato Ginger Rogers che si stava stirando l’abito da sola perché avevano paura si rovinasse“, racconta, sottolineando la grande umiltà dell’iconica Ginger.