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L’appello di un pompiere che vuole rivedere una bimba che salvò 47 anni fa

Pubblicato: 15/04/2019 12:31

Salve, mi chiamo Aldo Baia, ho fatto servizio nei Vigili del Fuoco a Nuoro nel 1972“. È cominciato tutto così, da un appello scritto su Facebook da un pompiere di Gaeta, Aldo Baia. Ora in pensione, mai si è però dimenticato di una bimba che salvò nel 1972 in Sardegna, a Nuoro. Volenteroso di rincontrarla, il pompiere ha diramato l’appello su una pagina Facebook e poi condiviso da migliaia di utenti.

Il pompiere che salvò una bimba nel 1972

Era il 1972, ben 47 anni fa e Aldo Baia stava prestando servizio presso i Vigili del Fuoco a Nuoro, in Sardegna. Quella mattina Baia stava facendo colazione in un bar quando all’improvviso si ritrovò a soccorrere nell’immediatezza una bimba, drammaticamente investita da un furgone mentre si stava recando a scuola. La piccola aveva appena 10 anni, come ricorda il pompiere, ed era rimasta incastrata sotto il mezzo.

La trasfusione di sangue che la salvò

Aveva riportato una terribile ferita sopra un occhio causata dalla lente degli occhiali. La tirai fuori da sotto il furgone ed il sangue le usciva copiosamente, le misi il mio fazzoletto sulla ferita e le dissi di tenere premuto – racconta Aldo Baia – La presi in braccio ed iniziai a correre a piedi verso l’ospedale civile di Nuoro che distava non molto lontano“. Salito a bordo di un’ambulanza, Baia portò la bimba in ospedale ove i medici la trasferirono immediatamente in sala operatoria. Molto spaventata però, e dolorante, la piccola continuava a gridare e tenere serrata la mano su quella del Vigile del Fuoco. “La sedarono e mi dissero che aveva perso molto sangue ed io ed i miei colleghi dell’ambulanza senza esitare offrimmo il nostro. Dopo le trasfusioni rimanemmo sul posto per accertarci delle sue condizioni. Vennero i familiari che non smisero un attimo di ringraziarmi e vedendo la mia divisa zuppa di sangue vennero dopo in caserma a ringraziare il mio comandante e mi chiesero di poter lavare loro pantaloni, maglione e canottiera“.

L’appello per ritrovarla su Facebook

Sono trascorsi davvero molti anni da quel giorno, ma Baia lo ricorda minuziosamente come se fosse capitato qualche settimana fa. Per quelle gesta, scrive su Facebook, Baia ricevette un encomio e per lungo tempo, prima di essere trasferito in un’altra regione, andò a trovare la piccola e la sua famiglia. Dal giorno del trasferimento però, perse i suoi contatti: “Oggi a distanza di tanti anni la vorrei rivedere e riabbracciare . Se non sarà possibile pazienza vorrà dire che vi ho raccontato una bella pagina della mia vita. Grazie per l’attenzione“.

Il lieto fine: “Sono riuscito a ritrovare la bambina

Una speranza che non sempre viene soddisfatta e che pure, in pochi fortunati casi come questo, accade. Grazie alla pagina Facebook Ti Cerco. Appelli di persone che cercano le loro origini e i propri cari, dove è stato pubblicato per la prima volta l’appello di Baia, il post è diventato virale e le condivisioni da parte degli utenti sono state migliaia. Questa mattina l’annuncio: “Grazie a tutti voi sono riuscito a ritrovare la bambina oggi donna. Vi abbraccio tutti siete stati fantastici” queste le festose parole di Baia che, grazie al suo appello, è riuscito a tornare in contatto con quell’allora bimba che salvò.

*immagine in alto: Facebook Aldo Baia