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Muore tartaruga gigante di 90 anni: restano 3 esemplari

Pubblicato: 18/04/2019 12:18

Un raro esemplare di tartaruga dal guscio molle gigante dello Yangtze è deceduta a 90 anni nello Zoo di Suzhou in Cina e adesso ne rimangono soltanto 3. Una in questo zoo e altre due in libertà in Vietnam. La tartaruga è morta dopo diversi tentativi (tutti falliti) di farla riprodurre. L’ultimo è stato fatto 24 ore prima del decesso. La speranze di portare avanti questa specie dunque si affievoliscono notevolmente e ora l’estinzione è alle porte.

La caccia di frodo, la pesca intensiva e la distruzione del suo habitat naturale hanno contribuito a mutare radicalmente le condizioni di vita di questo esemplare, che si appresta a sparire dal pianeta. Il cadavere della tartaruga verrà ulteriormente studiato per capirne di più su questa specie in via d’estinzione e gli esperti, secondo il quotidiano Suzhou, avrebbero raccolto anche alcuni campioni di tessuto ovarico per sperimentazioni future.

Una tartaruga nobile in Vietnam

Detta anche “tartaruga dal guscio molle gigante di Swinhoe”, questo esemplare di tartaruga (Rafetus swinhoe) appartiene alla famiglia dei Trionichidi. Le sue caratteristiche principali sono la testa larga, il viso simile a quello del maiale e gli occhi in posizione dorsale. Può deporre da 60 a più di 100 uova.

La specie divenne famosa nel 1873 con John Edward Gray, che commentò un esemplare inviatogli da Robert Swinhoe come “uno degli esempi più belli di trichionide”.

Nel corso degli anni la specie è stata decimata dalla caccia, dall’impiego delle sue ossa in medicina e dalla lenta e inesorabile distruzione del suo habitat naturale. La costruzione di una eventuale centrale idroelettrica sul Fiume Rosso potrebbe ulteriormente aggravare la situazione.

Al momento rimangono 3 esemplari: uno nello zoo cinese e due in libertà in Vietnam. La popolazione vietnamita crede che l’esemplare che vive nel lago Hoan Kien sia il leggendario Kim Qui, la Tartaruga d’Oro. Secondo la leggenda, questa tartaruga sarebbe comparsa durante il regno di An Duon Vrong (257-207) e avrebbe assistito il re nella costruzione delle mura a difesa della capitale.

La probabile sparizione di questa specie è l’ennesima ferita causata dalla razza umana, che nel corso degli anni ha modificato ecosistemi e ha dato il via a quella che gli esperti definiscono la sesta estinzione di massa.