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Taranto, operano un tumore al cervello mentre la paziente suona il violino

Pubblicato: 24/04/2019 16:59

Rimuovere un tumore al cervello mentre la paziente è sveglia e suona un violino? No, non è solamente un episodio di Grey’s Anatomy, a Taranto tutto questo è diventato realtà. È questa la straordinaria storia che arriva dal presidio Ospedaliero Centrale SS. Annunziata della città pugliese.

Operata al cervello mentre suona il violino

Ha 23 anni la giovane ragazza affetta da neoplasia cerebrale frontale sinistra, dunque un tumore al cervello dal basso grado di malignità. Qualcosa di particolarmente innovativo ha reso rara e singolare l’operazione di asportazione del suo tumore: non solo infatti l’operazione è avvenuta in awake surgery, e dunque mentre la paziente era sveglia, ma addirittura mentre la ragazza, una violinista, suonava.

Il successo dell’SS.Annunziata di Taranto

L’operazione, già di per sé molto complicata perché localizzata in una zona critica come il cervello, è stata portata a termine dal dottor Giovanni Battista Costella, direttore dell’Unità Operativa Complessa, e da Nicola Zelletta insieme ad dottor Angelo Ciccarese, anestesista. Si vantano pochissimi precedenti in Italia e quello della giovane violinista è assolutamente il primo caso al Sud. L’operazione, durata in tutto 5 ore, è stata suggellata dalla particolare performance della 23enne che, mentre si sottoponeva all’operazione al cervello, suonava il suo violino. Una tecnica all’avanguardia volta anche a tranquillizzare il paziente che mentre assiste vigile alla sua operazione, conversa con i medici. “Questa tecnica è particolarmente indicata nei casi in cui è necessario rimuovere lesioni localizzate in zone critiche. Certo, al paziente è richiesta collaborazione e la procedura nel complesso non è un’esperienza semplice“.

Nel 2017, l’operazione da sveglio mentre suona il clarinetto

Come dicevamo però, non è la prima volta che un paziente sottoposto ad un’operazione da sveglio si “esibisce”. Ricordiamo ad esempio il caso del 2017 a Sant’Anna di Ferrara, quando per la prima volta veniva operato un tumore al cervello mentre il paziente suonava un clarinetto. Mentre il paziente era sveglio ha avuto modo di riferire ai medici il livello di sensibilità delle sue dita durante l’operazione, permetto così ai medici di monitorare severamente i loro movimenti.

*immagine in alto: LecceSette