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Americo Aldrovandi, minacciato e poi sparito nel nulla: l’appello di familiari e amici

Pubblicato: 23/05/2019 12:12

Americo Aldrovandi è sparito nel nulla lo scorso 20 marzo. Un video pubblicato su un sito svizzero getta ombre sulla sua scomparsa: nelle immagini, si vede il 35enne bullizzato e aggredito da un uomo che gli dice di essere un macellaio, minacciandolo di sfilettarlo. Poi, c’è un mistero che riguarda il suo cellulare: alcuni giorni dopo la sua scomparsa, prima che il suo telefono risulti irraggiungibile, qualcuno risponde al posto suo e non si sa chi sia. I familiari, in particolare la zia e la sorella, e un amica, Manuela, gli rivolgono un appello affinché ritorni o quantomeno avvisi di stare bene. La sua storia è stata raccontata da Chi l’ha visto?.

La scomparsa di Americo Aldrovandi

Americo Aldrovandi è un “gigante buono“, come lo definiscono sia la zia con cui è cresciuto che la sorella, e viveva a Mendrisio, nel Canton Ticino, in Svizzera, fino a quando il 20 marzo non è scomparso. Da casa sua, mancano solo pochi vestiti. Alto 1,90, robusto, con la barba e i capelli castani, ha 35 anni e un sacco di tatuaggi sul corpo (sulle dita delle mani, sul collo e sulle braccia). Sia la sorella che la zia lo descrivono come una persona assai pacata, un appassionato di spiritualità che nell’ultimo periodo si era avvicinato al buddismo, e una persona molto amante die gatti al punto da averne diversi.

Americo non va a lavoro e dice alla zia il 18 marzo che era caduto dalle scale. Nei giorni successivi, il 35enne riceve i messaggi della zia ma non le risponde, anche la madre prova a contattarlo su Facebook ma lui non risponde. Ma l’uomo smette di rispondere ai messaggi, fino a quando, il giorno del suo compleanno, il 26 marzo, il suo cellulare non risulta irraggiungibile. Da lì, scatta l’allarme nelle persone che lo conoscono che iniziano seriamente a domandarsi che fine abbia fatto. Ad un suo amico, qualcuno risponde al posto di Americo al cellulare dicendo che l’uomo era partito, allontanandosi da casa per via di problemi familiari e che sarebbe tornato da lì a pochi giorni. Nessuno sa chi possa essere questa persona che si è spacciata per un collega e che ha tenuto il telefono di Americo Aldrovandi, rispondendo al posto suo il 20 e il 21 marzo, e che ha detto una falsità, perché come ha riferito la zia del 35enne, non c’era stato alcun problema o litigio con la sua famiglia.

americo aldrovandi
Americo Aldrovandi. Fotogramma Chi l’ha visto?

Il video che getta ombre sulla sua sparizione

Su un sito svizzero, è comparso un video mandato in onda a Chi l’ha visto? in cui si vede un uomo robusto e alto almeno quanto Americo Aldrovandi che prima lo schernisce immobilizzandolo e mimando un atto sessuale, poi, quando il 35enne reagisce allontanandolo, lo minaccia con un coltello e gli dice: “Hai sbagliato persona, sai che lavoro faccio io?! Io faccio il macellaio e ora ti sfiletto e basta“.

Chi gira il video ride e nessuno interviene per aiutare il 35enne. Il video sarebbe risalente a prima di febbraio. Americo aveva raccontato l’episodio alla zia, che dice: “Era scosso, tante volte non ci si capacita del perché succedono certe cose, perché la gente è cattiva. Lui dopo si rammaricava“. La zia ha riferito che dopo quella uscita, dopo essere stato vittima di quell’atto di bullismo, le aveva detto: “Non esco mai e quando eco, vedi cosa mi succede?“. Dopo quell’episodio, Americo si rintana in casa e non esce più, regala addirittura i suoi amati gatti, a febbraio. Da questo particolare sembrerebbe farsi strada l’ipotesi di un allontanamento volontario, ma non c’è alcuna certezza in merito.

americo aldrovandi mentre viene minacciato
Americo Aldrovandi mentre viene minacciato nel video. Fotogramma Chi l’ha visto?

L’appello della zia, della sorella e di un’amica

La zia di Americo Aldrovandi e la sorella tra le lacrime chiedono all’uomo di comunicare loro qualcosa sulle sue condizioni, se può sentirle. La zia gli dice: “Americo ti vogliamo bene e, per favore, telefona, dovunque tu sia, puoi anche stare dove stai, se stai bene, per carità, ma telefona, noi siamo molto molto preoccupati. (..) O vieni a casa, o facci sapere dove sei“. Poi, rivolgendosi agli amici del 35enne, la zia di Americo chiede di collaborare, se qualcuno dovesse sapere qualcosa, di farsi avanti. Anche la sorella tra le lacrime chiede al 35enne: “Ame, per favore, avvisa qualcuno che stai bene“. Infine, un’amica di Americo, Manuela, si rivolge a lui: “Io ti chiedo in lacrime: fatti vivo, trova il modo di farti sentire, di contattarmi“.

Credits immagine in alto: Fotogramma Chi l’ha visto?